Non solo serpenti, tartarughe ( azzannatrici), sciami di api e vespe Orientalis. Nelle intercapedini o nei cassonetti degli avvolgibili delle abitazioni è possibile scovare piccoli pipistrelli. Come è accaduto per una signora di Ostia: nel pomeriggio ha rinvenuto un cucciolo di chirottero nel balcone della sua abitazione.
I CHIROTTERI, CHI SONO ?
I piccoli di questa specie appartengono all’ordine dei Chirotteri. E’ facile riconoscerli per le ridotte dimensioni e il loro corpo ancora privo di pelo rispetto all’esemplare adulto. Si nutrono di insetti e zanzare. Nel corso del periodo estivo iniziano a muoversi in autonomia e possono mettersi in situazioni di pericolo e disorientamento: cadere e di conseguenza sfuggire dal controllo della loro mamma.
ECCO COME AGIRE PER METTERLI IN SALVO: «E’ sempre opportuno - spiega al Messaggero l’etologo zoofilo Andrea Lunerti - individuare il punto della finestra da dove sono caduti. Se notiamo la fessura dove sono soliti entrare e mettere al mondo i piccoli possiamo prendere una paletta ( mai toccarli con le mani nude perché se spaventati potrebbero mordere) e proviamo a restituirli alla loro mamma. Se non riusciamo a individuare il nido è opportuno rivolgersi alla Lipu». «Nel periodo dell’estate - sottolinea l’esperto - i chirotteri iniziano a muoversi e come tutti i bambini si cacciano nei guai e cadono. In caso di presenza di predatori, come i gatti, possono poi mettersi in serio pericolo». «Non bisogna dar loro da mangiare - aggiunge Lunerti -perché potrebbe risultare complicato e nemmeno allattarli. Teniamoli, inoltre, lontani dai bambini perché sono animali selvatici e possono essere mordaci. Il loro morso può diventare pericoloso per l’uomo». «Sono specie utili nelle città - conclude - poiché divoratori di zanzare ed insetti. E il nostro compito - in caso di avvistamento - è di continuare ad assicurare loro un futuro mettendoli in salvo attraverso il supporto dei centri di recupero. E riconsegnarli alla libertà».