Roma, la gravidanza non salva le rom: «In carcere le borseggiatrici»

Venerdì 21 Giugno 2019 di Marco Carta
"Madame furto" in azione: sta rubando il portafogli dalla borsa di una turista

Un bebè in arrivo per farla franca e sfuggire alla prigione nonostante l'arresto per furto. Ci avevano creduto fino alla fine, ma hanno dovuto fare i conti con la realtà. Speravano che lo stratagemma utilizzato da Madame Furto Vasvija Husic, l'ormai famosa borseggiatrice bosniaca presa di mira dal ministro degli interni Matteo Salvini, fosse sufficiente per evitare il carcere. Invece, per il giudice monocratico di Roma che ieri mattina ha convalidato l'arresto per due donne rom in dolce attesa, il pancione non sarebbe affatto incompatibile con la prigione. E così, in attesa del processo, per la 40enne croata Zahirovic Hasnija e la 38enne bosniaca Halilovic Mirsada, entrambe pluripregiudicate, si sono aperte le porte del carcere.
 



Senza ricorrere alle soluzioni estreme prospettate dal vicepresidente del Consiglio, che in un discusso tweet aveva ipotizzato la sterilizzazione nei confronti della famosa collega manolesta, già arrestata 40 volte e con un carico di 25 anni di condanne da scontare: «Questa maledetta ladra in carcere per trent'anni. Messa in condizione di non avere più figli, i suoi poveri bimbi dati in adozione a famiglie perbene. Punto».

Ad arrestare le due borseggiatrici, di cui una, la Zahirovic, già dichiarata delinquente abituale (per l'altra è stata fatta la richiesta), sono stati gli agenti della polizia ferroviaria della stazione Termini, che le hanno sorprese mercoledì mattina mentre derubavano un turista americano. Le due donne avevano superato i tornelli di sicurezza che separano l'area commerciale della stazione dalle banchine dei treni, ma si erano mimetizzate in maniera piuttosto approssimativa fra i passeggeri in transito. Nonostante il caldo torrido, infatti, entrambe indossano un piumino invernale.
Insospettiti dal loro atteggiamento, i poliziotti osservano ogni mossa dalle telecamere di videosorveglianza della stazione. Le due rom prendono di mira un turista americano, tallonandolo fino all'ingresso di un treno diretto a Torino, per poi prendere la via di fuga, una volta chiuse le porte e partito il convoglio. Pensano di averla fatta franca, anche perché l'americano non si è accorto di nulla e ormai è in viaggio. Non sanno che gli agenti hanno assistito alla scena del borseggio. Arrestate per furto, «per aver sottratto 4.220 euro dalla tasca dei pantaloni di un viaggiatore», identificato in un secondo momento grazie all'aiuto del capotreno, le due borseggiatrici ieri si sono ritrovate a piazzale Clodio per la convalida dell'arresto.
Credevano di poter tornare a casa nel pomeriggio, considerata la loro gravidanza. In attesa del processo, però, il pm d'aula Louella Santini ha chiesto e ottenuto nei loro confronti la custodia cautelare in carcere. Fra lo sconforto dei rispettivi coniugi: «Perché ve la prendete con noi invece di fermare quelli con bombe e armi?». In assenza delle mogli incinte, alla numerosa prole già esistente (7 figli per la più grande e 5 per la più piccola) penseranno loro.
 

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