Roma, a Fiumicino Ncc con il reddito di cittadinanza: in sei mesi aveva incassato oltre 5mila euro

C'è chi procaccia clienti al di fuori degli stalli previsti, chi svolge l'attività lavorativa completamente in modo abusivo senza, cioè, avere conseguito l'abilitazione professionale, chi si litiga i clienti più "appetibili". Al Terminal 3 degli arrivi dello scalo aeroportuale internazionale Leonardo da Vinci, nella folta "jungla" di irregolarità che pullulano tra taxi e Ncc "infedeli", c'è anche chi trasporta turisti sulle cosiddette auto blu, ma contemporaneamente intasca il reddito di cittadinanza.
LE VERIFICHE
Fortunatamente i controlli in aeroporto sono serratissimi, e l'autista che prendeva il reddito è stato scovato. I carabinieri della Stazione Aeroporto Fiumicino, durante le consuete verifiche, hanno fermato un 43enne del Bangladesh che stava svolgendo regolare servizio di Ncc.

Documenti per l'abilitazione in regola, ma i militari hanno deciso di approfondire la sua posizione.

Fiumicino, minaccia i viaggiatori armato di coltello: rissa con gli agenti poi viene bloccato con il taser

I CONTROLLI
Fino a marzo l'importo complessivo intascato si aggirava sui 5.160. Per questo è stato denunciato dai militari dell'Arma.
L'attività di controllo dei carabinieri nello scalo romano ha poi portato a rintracciare anche un'autista donna Ncc che sempre al Terminal 3 degli Arrivi tentava di procacciava clienti al di fuori degli stalli. Dagli accertamenti è anche emerso che la donna era completamente abusiva poiché sprovvista dell'abilitazione professionale. Nei suoi confronti è quindi scattata una sanzione di 2.064 euro con contestuale notificata dell'ordine di allontanamento per 48 ore dallo scalo aeroportuale.

Madalina Ghenea derubata fuori dall'aeroporto di Fiumicino, via il trolley con «gioielli e preziosi»: la denuncia dell'attrice

I FURTI
Serrati anche i controlli al duty free. Le ultime verifiche hanno consentito di denunciare per tentato furto due passeggeri che, in attesa di partire, avevano tentato di superare le casse di un negozio senza pagare alcuni prodotti di profumeria, del valore totale di circa 250 euro: avevano tentato di nasconderli all'interno del bagaglio a mano. A notarli era stato il personale addetto alla vigilanza che aveva quindi subito allertato i militari dell'Arma.