Stretta sui controlli negli aeroporti Leonardo da Vinci e Giovan Battista Pastine di Ciampino dopo che a Fiumicino è scoppiata una rissa tra vigilantes e un tassista che voleva scegliere i clienti in base alla destinazione.
LE VERIFICHE
Ieri l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ha fatto sapere di aver chiesto al Dipartimento Mobilità «se sussistano le condizioni per poter giungere a una revoca della licenza al tassista violento ai sensi dell’articolo Art. 21-quinquies della legge 241/90».
«Niente pos, only cash», «la corsa fino al Centro? Trentuno euro, ma a persona», «no clienti romani, meglio gli stranieri...». Da Fiumicino a Ciampino, dopotutto, la casistica dell’illegalità ha decine di sfumature e dà il meglio di sé quando cala la notte: le maglie dei controlli infatti si allentano e i furbetti riescono a trovare spiragli maggiori. Capita così che gli stalli per cercare un taxi diventino terreno fertilissimo per l’illegalità. Scatta la selezione dei clienti (ed è lotta ad accaparrarsi gli orientali), diventa consuetudine tra le auto bianche abusive rifiutare di far pagare con bancomat la corsa nonostante l’obbligo imposto per legge, al gate degli arrivi appaiono gli “acchiappini” che cercano illegalmente di conquistare corse. La tariffa di 50 euro per raggiungere, da Fiumicino, i quartieri all’interno delle mura aureliane viene gonfiata a dismisura. «In alcuni casi i 31 euro a corsa, partendo da Ciampino, vengono richiesti a persona» spiegava ieri un tassista che lotta contro gli abusivi. I romani no, non li vuole quasi nessuno nel sottobosco illegale di taxi e Ncc.
«Conoscono il territorio e preferiscono farsi portare alla metro più vicina piuttosto che pagare una corsa intera fermi nel traffico» diceva un altro tassista perbene a Ciampino dove il parcheggio riservato alle auto bianche (quello dove in passato sono stati registrati casi di illegalità) ieri era chiuso per lavori. Le auto bianche prendevano, in un parcheggio lontano dai gate, il numero progressivo che appariva su un display, poi si dirigevano agli arrivi passando dentro una corsia con la sbarra controllata da un vigilante. Impossibile far scattare il metodo della selezione del cliente, scippando quindi corse più allettanti soprattutto quando ci sono non solo i vigilanti (fanno servizio dalle 6 del mattino alle 3 di notte), ma anche vigili urbani e polizia. I controlli a Ciampino, tra l’altro, ieri erano stati innalzati a causa della partenza dei ministri diretti a Cutro. Ed è proprio la presenza delle forze dell’ordine l’unica arma per frenare i fenomeni di illegalità. Un tassista (che non vuole essere citato per paura) ieri raccontava: «La sera se non c’è una pattuglia di vigili urbani arrivano gli abusivi: scelgono chi far salire a bordo e spesso non diciamo nulla per non far scattare la lite».
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