Roma, truffe su case extralusso: indagato finto milionario

Lunedì 2 Settembre 2019
Truffe su case extralusso, indagato finto milionario

Attici e superattici, possibilmente con vista centro. Offerte lampo e disponibilità ad acquistare subito. La procura di Roma ha chiuso una indagine a carico di un cinquantenne romano che si atteggiava a milionario, proponeva l'acquisto di case extralusso e poi, con pretesti, citava i proprietari davanti al giudice civile per fantomatiche inadempienze, rendendo di fatto invendibile l'appartamento a terzi per anni. Per ritirare la citazione e sparire, in qualche occasione, proponeva una via d'uscita: un accordo economico. Campo Marzio, Trinità dei Monti, Prati. Le attenzioni di Matteo C., si sono concentrate nel triangolo d'oro immobiliare. Non truffe seriali, però, secondo la procura. Il sostituto procuratore Antonio Clemente le ha inquadrate come insolvenze fraudolente, punibili con pene fino a due anni di reclusione. I proprietari sono pronti ora a costituirsi parte civile.

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LE MODALITÀ
Dopo il primo accordo con il compratore insolvente si sono ritrovati tutti con un doppio problema: una causa civile e l'immobile bloccato, invendibile. Nel settembre 2017 la prova del colpaccio. Il compratore che sottoscrive contratti milionari senza intenzione di acquistare punta un attico di quasi due milioni in via Vittoria, a un passo di piazza di Spagna. L'indagato «dissimulando il proprio stato di insolvenza», ricostruisce il pm, dopo aver accertato che questi non disponeva del denaro necessario per il contratto, «contraeva l'obbligazione di acquisito di un immobile con l'intenzione di non adempierla. Formulava così la proposta per un appartamento di un 1.700.000 euro, tramite una agenzia immobiliare. Proposta chiusa il giorno stesso. In seguito lo stesso si rifiutava di presentarsi dal notaio per la stipula del contratto definitivo accampando motivi pretestuosi. Per poi citare temerariamente in giudizio la proprietaria».

Due mesi prima aveva fatto sfumare l'acquisto di un bilocale in via degli Uffici del Vicario, dopo aver concordato il prezzo di 800.000 euro. L'ultimo mancato acquisto sospetto è del 2018, un appartamento di 630.000 in viale Mazzini. Nell'imputazione il pm contesta tre casi. I carabinieri ne hanno passati al vaglio decine. Con tremila euro lo stesso indagato aveva sottoscritto la proposta di acquisto di un attico e superattico in via delle Quattro Fontane, a piazza Barberini. «Chiedeva documentazione in maniera pretestuosa - ha riferito la proprietaria ai carabinieri - ma nell'indirizzo, in via Frattina, non c'era. Per cancellare la pendenza civile alla fine abbiamo pagato».

Adelaide Pierucci
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