Truccata e con un maglione rosso: «un’eccezione», secondo i compagni e i professori abituati a vederla sempre “acqua e sapone” e in abiti scuri. Tanto che ai complimenti di un docente, per il muovo abbigliamento, avrebbe risposto: «Perché oggi è la mia festa». Ma non era il suo compleanno. E non c’era alcuna festa in programma. Forse era invece un indizio. Un impercettibile segnale che qualcosa nella vita della studentessa del Torquato Tasso, che la mattina del 26 gennaio ha tentato di lanciarsi nel vuoto dalla finestra di un bagno, non stava andando nella direzione giusta.
Roma, studente suicida, la preside: «Quel docente inadatto a insegnare ma non potevo rimuoverlo»
LE REAZIONI
All’amica che cercava di consolarla non ha dato alcuna spiegazione: «Piangeva e basta. Era disperata e inconsolabile. L’abbracciavo e le asciugavo le lacrime», ha raccontato l’amica. È stata quindi trasportata in ospedale: non ha riportato alcuna ferita ma è tutt’ora ricoverata e assistita da un equipe di psicologi e specialisti. Sconvolti per il drammatico episodio, su cui c’è la massima discrezione, i compagni: «Aspettiamo solo che torni a scuola. Le vogliamo bene ed è importante che lo sappia. Noi per lei ci saremo sempre e possiamo aiutarla a superare questo momento», hanno detto. I ragazzi inoltre sono stati a lungo ascoltati dai docenti e dal personale scolastico. L’adolescente era ben inserita nella classe e non aveva mai manifestato segni di disagio. Tutti gli amici l’hanno descritta come una ragazza «serena, tranquilla ma anche molto riservata».