L’ultima volta fu il 9 febbraio: uno scalino si accartocciò letteralmente e tra i viaggiatori si creò il panico. Mercoledì, dopo tre mesi abbondanti di revisioni e riparazioni, la scala mobile nella stazione della metro A Furio Camillo si è di nuovo bloccata ed è rimasta chiusa per oltre sei ore «per guasto tecnico agli impianti di traslazione». È successo a inizio servizio, alle 5:30 che è già diventato orario di punta.
LE MISURE
Sul fronte del contenimento del virus invece la sindaca Raggi ha annunciato che oltre alla stazione Termini, i termoscanner per la misurazione della temperatura potrebbero comparire anche nella stazioni metro. «Stiamo provando a lavorare per inserire queste misure anche sulla metro, ma non è istantaneo e la spesa non è banale». ha detto. Ma sulla stazione di Furio Camillo rimane un’attenzione alta, visto i precedenti poco rassicuranti. A metà febbraio, in epoca pre Covid, dopo il cedimento del gradino a Furio Camillo, l’Atac aveva deciso di contingentare gli ingressi in stazione per non sovraccaricare i tre impianti ancora funzionanti della stazione sull’Appia. C’era la paura di nuovi cedimenti. E ora, evidentemente, quella paura ritorna.