Non ci sono ancora tappeti di sacchetti lasciati sui marciapiedi come alla fine dello scorso anno, ma in molti quartieri della Capitale Ama inizia a fare non poca fatica a svuotare i cassonetti.
Rifiuti a Roma, no dalla Campania: 300 tonnellate da smaltire
PIÙ CAMION
Ama sta provando a rafforzare i giri, aumentando i camion, nelle zone dove è maggiore la produzione di rifiuti. Ma a mancare non sono i mezzi per il ritiro (la flotta è disponibile in questo periodo al 70%, un livello sorprendente per gli standard manutentori di via Calderon de La Barca), quanto la disponibilità delle macchine madre per trasferire la spazzatura raccolta da squaletti e Css ai Tir destinati agli impianti di trattamento come Tmb, termovalorizzatori e compostiere. Guardando ai report delle squadre degli addetti di Ama, si scopre che nel III Municipio i camion fanno fatica a concludere le operazioni di ritiro a Montesacro, al Tufello, nell’area di Vigne Nuove e della Bufalotta. Ma problemi simili si registrano pure al IV Municipio, nella vicina San Basilio. Questo a Est della Capitale, che gravita sul sito di trasferenza di Ponte Malnome. Perché a Nord pezzi dei Municipi XIII e XIV scontano invece l’assenza di bilici liberi dove svuotare i camion riempiti dopo i giri di raccolta. Criticità di questo tipo si sono avute sulla Cassia, a Casalotti, a Boccea ma anche nel più centrale rione di Baldo degli Ubaldi.
In via Calderon de La Barca spiegano che al momento si deve parlare di ritardi nella raccolta, con i cassonetti pieni a macchia di leopardo in alcune vie dei Municipi che storicamente pagano di più le debolezze logistiche del ciclo dei rifiuti.
FUTURO
Ma senza nuove discariche si potrebbero registrare rallentamenti nel ritiro anche in altri quartieri delle zone orientale e settentrionale di Roma come Centocelle più a Sud o Ottavia e il Gianicolense, guardando più verso Nord. Senza contare che con la fine dello smart working e l’arrivo nelle prossime settimane dei turisti aumenterà a Roma anche la produzione dei rifiuti. Con il risultato che i cumuli di rifiuti potrebbero registrarsi anche nelle aree più centrali.