Dal tramonto all’alba pioggia di chiusure e sanzioni. Una notte che si sapeva sarebbe stata molto movimentata sotto il profilo della sicurezza: saracinesche abbassate per i prossimi 5 giorni per ben 30 attività (24 chiuse dalla Polizia Locale e altre 5 da quella di Stato e 1 dai Carabinieri). Complice l’estensione dell’ordinanza anti minimarket, varata a fine gennaio dal sindaco, Roberto Gualtieri per combattere il fenomeno della malamovida, anche al V e VI municipio.
Roma, minimarket chiusi alle 22: stop al Pigneto e Tor Bella Monaca
I quartieri
Non è andata meglio a San Lorenzo quartiere sotto la lente delle forze dell’ordine per i ripetuti episodi di malamovida e le continue denunce dei residenti. Chiusi quattro locali su 18 controllati a San Lorenzo. Il reparto mobile e di polizia locale di Roma ha sospeso la licenza al proprietario di un affittacamere di via Scalo di San Lorenzo. Rimarrà chiuso per dieci giorni poi anche un bar in Via dei Volsci. Lo scorso 5 marzo gli agenti durante un controllo avevano multato il titolare per somministrazione di alcolici a minorenni. Il questore ha adottato lo stesso provvedimento per un altro bar in via Tiburtina.
In più occasioni gli agenti del commissariato San Lorenzo avevano multato il gestore per violazioni delle normative anti Covid e per vendita di alcolici a minori. Chiusa anche una paninoteca, sempre per violazione di regole anti Covid. Sospensione delle attività temporanea anche per un bar di Boccea. I Carabinieri, insieme ad alcuni uomini del Nucleo ispettorato del lavoro di Roma hanno infatti multato di 4.700 euro il titolare di un bar perché non si sarebbe occupato di istruire il personale dipendente sulle misure anti Covid. All’interno dell’attività trovato poi anche un lavoratore in nero. Denunciati infine un cittadino rumeno per violazione della quiete pubblica e un cittadino brasiliano per deturpazione e imbrattamento, sequestrata a quest’ultimo anche una bomboletta di spray urticante.
Gli esposti
Sigilli per un bar in zona Pigneto, l’Enjoy su piazzale Tiburtino, in quanto luogo di ritrovo di spacciatori. Il locale in questione era stato oggetto di numerosi esposti e lamentele da parte del comitato di quartiere e della comunità residente, legati al degrado urbano e all’abusivismo commerciale, nonché allo spaccio di stupefacenti. In occasione dei numerosi controlli amministrativi effettuati dagli agenti nei mesi scorsi, erano state riscontrate numerose violazioni delle vigenti normative disposte per il contrasto della diffusione del virus Covid -19, sanzionate con verbali per importi superiori a 2 mila euro e con la chiusura per 5 giorni dell’attività. Per questo il questore ha disposto la chiusura dell’attività per 10 giorni.