Roma, ancora bus rotti e senza aria condizionata. «Al capolinea del 913 un'ora di attesa al sole»

Mercoledì 19 Giugno 2019
Roma, ancora bus rotti e senza aria condizionata. «Al capolinea del 913 un'ora di attesa al sole»

Malori e disagi non solo sui bus perché troppo spesso (con queste temperature) l’aria condizionata è guasta. Ma anche per le lunghe attese in strada senza pensiline e sotto il sole cocente. Così come è capitato questa mattina al capolinea del 913 a piazza Augusto Imperatore, due autobus erano guasti, e la gente in strada ha atteso più di un ora. «E' una vergogna - lo sfogo corale - ci sono bambini e persone anziane che per poco non si sentono male». Insomma una via crucis quotidiana che sta portando all’esasperazione pendolari, turisti e cittadini che si spostano con i mezzi pubblici in condizioni sempre più disastrate. Per non parlare delle metro chiuse in pieno centro storico (Barberini e Repubblica) e con Spagna che domenica scorsa aveva una sola scala funzionante tanto da crearsi una lunghissima fila per uscire.

Il bilancio dei problemi dei mezzi di superficie è stato tracciato la scorsa settimana dalla commissione Mobilità del Campidoglio.

Si è venuto a sapere che ogni giorno, in media, all’Atac vanno fuori uso 200 climatizzatori, il 20 per cento dei guasti totali. La municipalizzata ha detto di riuscire a riparare 60 impianti al giorno. Ma la flotta dell’Atac è una delle più vecchie d’Europa, con un’età media dei bus che si aggira intorno ai 12 anni, contro i 6 anni e mezzo di Londra e di Parigi. Nella Capitale vengono messi su strada anche veicoli di 15 anni, mezzi per cui i malfunzionamenti sono all’ordine del giorno e che impiegano per tante ore gli operai delle officine, alle prese con pezzi di ricambio a volte insufficienti. E intanto l’esasperazione dei cittadini cresce. «Ogni giorno è un calvario - si sfoga Emanuela C., che lavora in una profumeria del centro - Con la chiusura delle metro mi tocca prendere l’autobus, ho scoperto che la situazione è ancora più terribile. Troppo spesso le fermate sono sguarnite di pensiline con questo caldo insostenibile le attese diventano condanne». 

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