«Sì. Ho aperto il ristorante quando le misure non lo consentivano. Chiedo scusa. Ma solo ai miei colleghi che come me sono piegati dalla pandemia e dalla crisi». È un fiume in piena Stefano Chinappi. Il titolare dell'elegante ristorante di via Augusto Valenziani, nel cuore della Capitale a una manciata di metri da via Veneto. Il 28 gennaio, con i bar e ristoranti aperti solo per l'asporto, Chinappi ha aperto e apparecchiato per il giudice
Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati
NOTIFICHE ABBONAMENTI
LOGOUT