Se nessuno, a Ostia, ha osato "scalvacare" i nastri gialli della polizia Municipale, per accedere alle spiagge, la domenica ha visto riservarsi sul lungomare e sulle piazze del centro moltissime persone. Che, non sempre, hanno rispettato le prescrizioni relative al distanziamento sociale, fondamentali per arginare la diffusione del coronavirus. Per non parlare della raccomandazione relativa alla mascherina da indossare (per quanto attiene ai luoghi all'aperto, mentre negli esercizi commerciali è obbligatoria).
Emblematico il caso di piazza Anco Marzio, dove, le gelaterie aperte sono state prese d'assalto dai residenti, con l'inevitabile effetto assembramento. Il tutto, sotto la vigilanza di un'auto della Municipale, che si è limitata ad assistere a quella scena. Vigilanza dinamica, invece, sul lungomare, in particolare nelle zone "cosiddette" a rischio: dal pontile al Curvone (dove si trova la spiaggia libera). E in quest'ultimo punto, la meta preferita è stata il chioschetto: anche qui, code in cui la ressa è sembrata inevitabile.
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