Tor San Lorenzo, donna uccisa in casa, l'autopsia inguaia il figlio

L'esame conferma l'ipotesi del delitto. L’uomo è indagato, ieri nuovi sopralluoghi

Venerdì 1 Ottobre 2021 di Stefano Cortelletti
Tor San Lorenzo, donna uccisa in casa, l'autopsia inguaia il figlio

Graziella Bartolotta è stata uccisa con diversi colpi inferti con un corpo contundente. È quanto emerso dalle oltre quattro ore di autopsia al policlinico di Tor Vergata sul corpo della 68enne trovata senza vita martedì pomeriggio nel bagno della sua abitazione, al civico 82 di via del Pettirosso a Tor San Lorenzo, sul litorale di Ardea.

La morte risalirebbe alla prima mattinata di martedì.

L’unico indagato, il figlio 48enne Fabrizio Rocchi, residente al piano seminterrato della stessa villetta, per tutta la giornata di ieri è rimasto dentro casa, uscendo solo pochi minuti nel pomeriggio per accogliere il fratello Riccardo, venuto da Roma per portargli sigarette e conforto. Fabrizio continua a dichiararsi innocente e lo ha ribadito anche durante il lungo interrogatorio di ieri notte presso la compagnia carabinieri di Anzio, alla presenza del sostituto procuratore Vincenzo Bufano, titolare delle indagini.

«Rocchi ha risposto a tutte le domande – spiega l’avvocato Andrea Calcatelli, il legale d’ufficio nominato dalla procura di Velletri e ora diventato di fiducia – è stato lungo ma proficuo ed è stato rimandato a casa. Fabrizio è da solo, gli ho detto di non parlare con nessuno. Sta un po’ meglio rispetto ai primi giorni». Insieme a lui è stata ascoltata anche la titolare dell’autonoleggio che giovedì mattina ha affittato una Renault Twingo con cui si è allontanato da Ardea fino verso le 15,30.

«Ha anche spiegato il motivo dell’auto presa in affitto – prosegue l’avvocato, senza fornire altri dettagli – e ha confermato tutto quello che aveva detto nel precedente interrogatorio». Nella notte tra giovedì e ieri sono stati eseguiti dal Ris dei carabinieri di Roma accertamenti irripetibili all’interno dell’appartamento della vittima, alla ricerca di tracce biologiche e di sangue, magari del presunto assassino. Nuovi riscontri sono stati eseguiti ieri pomeriggio intorno alle 17: i carabinieri hanno tolto i sigilli e sono entrati nel giardino di Graziella e in quello del vicino di casa, un poliziotto che per sua sicurezza aveva montato le telecamere di videosorveglianza. I militari si sono intrattenuti circa mezz’ora scattando foto e cercando nuovi elementi, forse riscontri a evidenze investigative emerse nelle ultime ore.

Dato che le telecamere hanno ripreso solo Fabrizio Rocchi entrare e uscire due volte dalla casa della madre, c’è la possibilità che qualcun altro possa essersi introdotto nell’abitazione scavalcando magari il muro di cinta, come suggerito dallo stesso figlio indagato? È quello che stanno cercando di capire i militari. La moglie di Fabrizio Rocchi, Matilde, insegnante in una scuola di Ostia, sostiene l’innocenza del marito. «Con mia suocera si discuteva come succede in tutte le famiglie. Non camminava bene, ma era “capocciona”, potrebbe essere caduta».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento