Non solo vaccini. Ma anche medicinali con anticorpi monoclonali: un’altra arma per combattere il Covid. L’annuncio dell’avvio al nuovo protocollo è arrivato ieri dalla Regione Lazio: «È pronto il protocollo di somministrazione» si legge nella nota regionale. Le prime forniture sono arrivate ieri in Italia. Con una procedura d’urgenza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
I centri e i locali per le somministrazioni sono stati già individuati e le dosi verranno consegnate nelle prossime ore. A Roma dall’ospedale Lazzaro Spallanzani, a Tor Vergata, al policlinico Umberto I e il Sant’Andrea. Allo stesso tempo, le scorte verranno consegnate anche nei centri delle Marche, Campania, e Lombardia.
Ma sulla prescrizione degli anticorpi“Eli Lilly”, saranno comunque i medici di base a decidere. Nella lista dei pazienti a cui potrà essere somministrata la cura, sono stati inclusi i pazienti diabetici, obesi e sottoposti a dialisi. Ancora: i malati oncologici in terapia immunosoppressiva. È previsto anche l’uso tra gli adolescenti dai 12 ai 17 che soffrono di asma o altre malattie respiratorie, malattie cardiache, anemia falciforme, problemi del neurosviluppo.
Covid, anticorpi monoclonali, arrivate 150 mila dosi: «Guariscono 3 malati su 4»
LA CURA
A differenza dei vaccini, per i monoclonali è necessaria una sola iniezione senza richiami e si prevede che coprano anche tutte le varianti fino ad ora note del Coronavirus.
«Siamo pronti a partire anche con i monoclonali» conferma Pier Luigi Bartoletti, il segretario romano della Fimmg (federazione medici di medicina generale). Che sottolinea: «Stavamo solo aspettando l’ok del ministero e le ultime indicazioni per procedere con questa nuova cura. Ma il protocollo, su come procedere e a chi destinare i monoclonali, ci era stato già comunicato nelle passate settimane. Per questo siamo pronti a partire».
Lo scorso 9 marzo l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, aveva siglato una determina ad hoc che di un «registro dedicato all’uso appropriato e al monitoraggio dei medicinali a base di anticorpi monoclonali» e l’attivazione di un sistema di farmacovigilanza specifico.
La sperimentazione ha quindi confermato l’efficacia degli anticorpi. Se somministrata nelle fasi iniziali della malattia, per gli studi fin qui condotti è molto alta: tre malati su quattro potrebbero averne ottimo beneficio. Con l’efficacia accertata intorno al 70%.
LE SCORTE
Ma, così come per i vaccini, ora dipenderà molto dalle scorte che verranno consegnate nel Lazio. «Sfruttiamo ogni arma di cui disponiamo - precisa ancora Bartoletti- ma è chiaro che solo nelle prossime settimane definiremo un programma preciso e coordinato anche con gli altro ospedali regionali. Sarà decisivo, per la prescrizione, capire quante dosi verranno messe a disposizione». Non solo gli ospedali romani partecipano infatti al nuovo programma. La richiesta alla Pisana è arrivata anche dall’ospedale San Paolo di Civitavecchia, di Palestrina, l’Ospedale dei Castelli. A Viterbo, dal policlinico di Belcolle e infine da Rieti, Latina e Frosinone.
«Cercheremo di coordinare medici e dosi» conclude il segretario Bartoletti: « saranno necessarie alcune settimane per rodare il nuovo sistema e offrire così ai pazienti un ulteriore piano medicinale contro il Covid. La speranza è che gli anti corpi siano davvero efficaci».