E' uno degli spazi "sottratti" all'amministrazione universitaria del primo ateneo d'Europa: l'aula professori occupata, a Scienze Politiche, è una zona franca, punto di riferimento di alcuni collettivi della Sapienza. Formalmente "concessa" agli studenti, per le attività di studio e le assemblee, si è trasformata in una sorta di "museo" in corso costante di aggiornamento, con volantini e poster che raccontano le tante battaglie condivise da questi giovani "antifa" (come si definiscono, anche attraverso gli stickers, i giovani che hanno il controllo di questo spazio). Non ci sono solo i simboli delle campagne "No tap", ma anche quelle "No Tav", e di tanti altri appuntamenti nelle aree occupate della città (a partire da quel Cinema Palazzo recentemente al centro di un tentativo di sgombero).
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E non mancano, ovviamente, "pensieri" contro quelli che, in questa aula, vengono considerati dei nemici: polizia e carabinieri. E così ecco spuntare il cartello con lo slogan "Tieni alta la guardia": nessun riferimento alla boxe, un ragazzo, con il volto coperto, solleva da terra, quasi a volerla strozzare, una guardia, appunto. Ancora: un altro adesivo, recita "merde" e richiama i colori di quelli della polizia. E' qui che vengono organizzate molte delle assemblee nel corso delle quali si decidono le iniziative di protesta da intraprendere.
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