L’incendio di Centocelle, con la grossa nube nera che ha coperto anche i quartieri centrali, riporta all’attenzione due grandi incompiute della città: il parco di Centocelle, da dove sono partite le fiamme, e soprattutto gli sfasciacarrozze della Togliatti. In entrambi casi si discute del problema e si aspettano soluzioni dagli anni Ottanta. Quello più emblematico riguarda proprio gli autodemolitori, in una vicenda dove si mischiano assieme malaburocrazia, degrado e in alcuni casi anche criminalità: a ridosso del Parco archeologico di Centocelle ci sono circa 40 autodemolitori: di questi la metà è in possesso di vecchie concessioni rilasciate da Regione e Comune (e quindi ha il diritto a essere ricollocato in altre parti della città come previsto da un accordo del 1997), i restanti venti sono totalmente abusivi e dovrebbero essere rimossi.
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Di questa vicenda l’altra grande incompiuta è il parco di Centocelle. Come ha ricordato l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, «l’incendio si è sviluppato in una zona che in passato ha ospitato campi nomadi e da anni attende essere bonificata, sulla quale abbiamo avviato con i nostri Dipartimenti ambiente e rifiuti un lavoro di pulizia iniziale finalizzata alla successiva caratterizzazione e bonifica», anche per «contrastare chi vuole fermare il lavoro di cambiamento avviato da questa amministrazione».
SEPOLCRI E ACQUEDOTTI
Nel polmone verde vicino all’ex aeroporto di Centocelle è presente un patrimonio storico archeologico unico tra resti di età preistoriche, ville romane, sepolcri, mausolei, fino al tratto sotterraneo dell’antico Acquedotto Alessandrino. Invece per anni è stato presente anche un campo rom non autorizzato. Finora sono stati recuperati soltanto 33 ettari su 120 e nonostante i fondi stanziati si attendono da oltre 10 anni l’avvio delle gare per i il cosiddetto “secondo stralcio”, la parte di via degli Angeli, o per la bonifica per i rifiuti abbandonati anche nella zona andata ieri a fuoco e nel Canalone. Senza contare che il punto che ospitava i nomadi era già stato oggetto di un incendio 5 anni fa. Il Campidoglio spera di pubblicare i bandi di gara e far partire i lavori entro l’anno prossimo.