Roma, dalle profumerie alle cartolerie e agli ottici, le attività che ridanno vita alle strade

Giovedì 16 Aprile 2020 di Alessandra Camilletti
Roma, dalle profumerie alle cartolerie e agli ottici, le attività che ridanno vita alle strade

Sono aperte le profumerie,  che rientrano tra le attività che si occupano di prodotti per l’igiene personale. Così gli ottici, tra i servizi essenziali. Le ferramenta e i vivai. Operativi ovviamente supermercati, negozi di generi alimentari, farmacie ed edicole. Come i tabaccai. Hanno riaperto da qualche giorno le prime cartolerie, dopo il nuovo decreto, come i negozi che vendono indumenti per i bambini. Saracinesca dopo saracinesca, le strade della Capitale iniziano parzialmente a riaprire, pur lentamente e ovviamente ben lontani dalla fase due non ancora arrivata. Ma succede che in alcune strade, dove c’è una concomitanza di aperture, nel rispetto di distanze e norme di sicurezza,       c’è attività. Con una fotografia molto diversa tra Centro e zone più esterne.  «Nel centro storico non c’è praticamente nessuno - racconta una commerciante  - e sono pochissimi anche i negozi aperti. Fuori dal centro storico è più facile trovare attività aperte, soprattutto dove in una stessa via si concentrano supermercato, ferramenta, cartoleria o negozi per bambini. Diversa è la situazione subito fuori dal centro storico, ad esempio ai Parioli e a  Cola di Rienzo». Tra le eccezioni entro le mura, l'isolato tra via Veneto e Porta Pinciata: nel giro qualche centinaio di metri si concentrano bottega, pescheria, farmacia, tabaccaio, profumeria e cartoleria, oltre all'edicola. Un quartiere nel quartiere. Chi apre lo fa generalmente a orario ridotto o non per tutti i giorni della settimana, ma c'è.
 

 


«La fotografia del centro storico rispecchia la denuncia che facciamo da sempre - sottolinea David Sermoneta, presidente Confcommercio Centro di Roma e dell’Associazione Piazza di Spagna-Trinità dei Monti - A differenza delle altre zone di Roma, è deserto, desertificato dalle politiche che si sono succedute negli ultimi venti anni, per l’impossibilità di accedere al Centro. I residenti sono andati via per l’impossibilità di avere una vita sociale, di vivere. Gli appartamenti sono stati trasformati in B&B e la zona è diventata un grande parco divertimenti in mano al turismo low cost, che rivedremo non prima di quattro,cinque anni. Diverso ad esempio il discorso per Cola di Rienzo, dove si vive». 

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E l’esperienza di chi è in attività?  «Siamo aperti tutti i giorni solo la mattina per aiutare chi ha avuto emergenze», racconta Rosaria, titolare di uno storico negozio di ottica del Centro di  Roma. «In questo tempo sospeso - dice - se la rottura degli occhiali, ad esempio, ti impedisce di leggere è ancora più difficile sopportare lo stare a casa».  «Qualche giorno fa la bimba due anni di un nostro cliente - racconta - è salita con il triciclo sugli occhiali del padre distruggendoli. Un operatore televisivo ha disintegrato gli occhiali, e si è anche ammaccato il naso, cadendo rovinosamente mentre registrava un servizio. E ancora, una signora affetta da maculopatia mentre andava a fare la spesa ha rotto il ponte degli occhiali da sole graduati, indispensabili per proteggerla dai raggi Uv». «E poi abbiamo salvato un matrimonio - aggiunge ironicamente - aggiustando gli occhiali che la moglie di un nostro cliente aveva trasformato in una sottiletta sedendosi sul bracciolo della poltrona dove il marito li aveva appena appoggiati». 
 
 


Lavorano idraulici ed elettricisti, per far fronte ad eventuali emergenze.  Storie di vita quotidiana.  Come quella di Lorenzo, che di mestiere fa l’idraulico, chiamato per una perdita  di acqua nell’abitazione di un cliente, però  positiva al Covid-19 e quindi in quarantena. Una storia raccontata sui social dalla sindaca Virginia Raggi. Lorenzo è stato assistito dai volontari della Croce rossa e dalla Protezione civile capitolina e  ha portato a termine l’intervento.  Quando Lorenzo è arrivato sul posto  il personale della Croce rossa lo ha vestito dotandolo di tutti i dispositivi di sicurezza per poter realizzare il sopralluogo. E sistemare la perdita.

Mercoledì la Regione  Lazio ha emanato l’ordinanza che autorizza gli spostamenti, all’interno del proprio comune o verso comune limitrofo, per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e la conduzione di allevamenti di  animali da cortile. Le attività di coltivazione del fondo agricolo sono da considerarsi essenziali e di assoluta urgenza e necessità, in tema di rischio idrogeologico e di incendi boschivi, entrambi fortemente correlati alla corretta gestione dei fondi agricoli, anche in forma amatoriale. Inoltre, l’attività di coltivazione agricola e di tutela degli animali da cortile allevati è da considerarsi essenziale, anche se svolta a livello amatoriale, perché i prodotti ricavati sono destinati all’autoconsumo familiare. Dall'hobby all’attività è per casa.

Ultimo aggiornamento: 14:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA