«Invitiamo i romani a segnalare folla e assembramenti attraverso la nostra app. Soprattutto ora che tante attività hanno riaperto e si possono creare situazioni a rischio». L’appello arriva da Massimo Bugani, capo staff della sindaca Virginia Raggi con delega all’Innovazione.
Roma, assembramenti in centro, chiusa ancora per un'ora via del Corso
LE ZONE DI CALORE
La web app è arrivata al primo giro di boa. La sperimentazione è infatti terminata e i dati registrati negli ultimi 9 mesi sono in fase di studio. In totale sono state protocollate 16mila segnalazioni con una media di mille al mese. Di queste il 61% sono state per assembramenti. Il 27% invece, per abbandono dei rifiuti. Dalle segnalazioni è stato possibile risalire inoltre ai quadranti dove più spesso si sono verificate situazioni a rischio. Dunque il IV municipio è in testa alla classifica. Seguito dal I, III e VII. Ma per l’amministrazione l’utilizzo del sistema corre su un doppio binario.
«Non solo un servizio al cittadino- precisa Bugani - ma in tempi di Coronavirus è uno strumento per individuare le mappe di calore e anche di prevenirle». I dati vengono messi a disposizione della polizia Municipale, per quanto riguarda le categorie degli assembramenti e degli attraversamenti pedonali non visibili. Dell’Ama, per le segnalazione dei rifiuti abbandonati. E infine di Acea, per i lampioni rotti.
«Là dove si ripetono le segnalazioni dei cittadini è possibile pianificare un intervento preventivo. Anticipare dunque che la situazione sfugga al controllo. Questo, per come è stata pensata la web app, non vale solo per le strade e le piazze dove soprattutto nei week end abbiamo notato concentrazioni eccessive. Ma pure per le fermate di bus e stazioni della metro».
LE MISURE
Intanto nei primi due giorni di aperture di bar e ristoranti non si sono registrate particolari criticità. Anche nelle zone della movida, il passaggio alla fascia gialla non ha segnato un’impennata di presenze. Anche se, come disposto dalla Questura, i varchi e gli ingressi al centro restano sorvegliati. Con un programma di controlli stretto intorno al Tridente, ai parchi e alle ville storiche. Agenti della polizia e vigili sono pronti a intervenire, in caso di ressa, con “chiusure a soffietto”. Come è accaduto sabato tra via del Corso e via Sistina. E a sud della Capitale, sul lungomare di Ostia.
«I nostri dati - conclude il capo staff Bugani - possono essere utilizzati per pianificare interventi nelle prossime settimane. Ma perché sia efficace, i romani devono collaborare e segnalare le situazioni a rischio soprattutto nel week end quando il flusso di persone aumenta».