Da due mesi era diventata l'incubo degli abitanti del quartiere Tufello spaventati per la presenza della vipera a pochi passi dalle loro case.
Piena soddisfazione è stata espressa da Marta Marziali, consigliera del Municipio Terzo. «Sono pienamente soddisfatta del grande risultato ottenuto dal Corpo Forestale dei carabinieri che avvalendosi di una esperto è riuscito a catturare la vipera. «Ringrazio - ha proseguito Marziali - il lavoro della Dirigente del Liceo Aristofane che, rispetto al mancato intervento di Ater, ha messo in atto tutti i passaggi istituzionali affinchè la cattura del rettile fosse portata a compimento. Oggi l'intero quartiere del Tufello si sente al sicuro».
A SETTEMBRE IL PRIMO AVVISTAMENTO
Il rettile si aggirava nei cortili di Via Monte Massico e Via Monte Cracco. I carabinieri del Corpo forestale avevano effettuato tre sopralluoghi. Nel condominio dove è scattato il primo allarme, al nido e alla scuola materna della zona ed infine al Liceo Aristofane, dove è stata catturata. Nei portoni erano stati affissi alcuni cartelli con foto segnalatica e numeri di emergenza ai quali chiamare i caso di avvistamento. Era stata diffusa la notizia che il rettile fosse in "dolce attesa", ma la notizia si era rilevata falsa. «Si tratta di animali lenti e sprovveduti - afferma Lunerti - Se si trovano nei centri urbani - continua- sono costretti a sopravvivere cercando cibo tra il cemento e nelle abitazioni delle persone. La città rappresenta per la vipera una fonte di calore. Ecco perché occorre sempre mantenere massima prudenza nei centri abitati». Secondo l'etologo «la vipera è un rettile che non scappa, ma percepisce l'arrivo dell'uomo attraverso i rilevatori di vibrazioni che si trovano sotto le mandibole. Un animale cieco e pericoloso proprio perchè non ha via di fuga».
CONSIGLI DELL'ESPERTO
«Mai mettere le mani dove non vediamo, spiega Andrea Lunerti. Quando passeggiamo nei boschi è opportuno armarci di bastoni, utilizzare i guanti e forcine. Spesso il morso - non accidentale - potrebbe essere a secco. Il veleno non entra nel sangue dell'uomo. Ci sono altre situazioni più a rischio. Come ad esempio quando raccogliamo un frutto, oppure al termine della potatura delle siepi. I rimasugli diventano habitat perfetto per le vipere, perchè producono calore. Il morso potrebbe essere pericoloso perchè la mano umana viene confusa con un piccolo roditore».