Roma, allarme baby gang a Talenti. «Aggressioni, botte e minacce in strada e nei parchi»: feriti diversi ragazzini

Banda di 13enni terrorizza il quartiere: mozione delle famiglie per fermare le violenze continue

Venerdì 3 Marzo 2023 di Alessia Perreca
Roma, allarme baby gang a Talenti. «Aggressioni, botte e minacce» in strada e nei parchi

La polizia è sulle loro tracce dallo scorso febbraio quando sono arrivati lungo le strade di Talenti seminando terrore e panico tra gli studenti del quartiere.

Non si tratta di spacciatori oppure tossicodipendenti, ma di una banda di ragazzini e ragazzine (tra i 13 e 14 anni) che, con l'alibi di elemosinare denaro, picchiano e minacciano i loro coetanei. 

I FATTI

Il primo episodio - narrato dalle voci di diverse famiglie e confermato dalla polizia locale - è accaduto nel pomeriggio dell’8 febbraio scorso. Erano da poco trascorse le 17, quando due ragazzine erano sedute sulla panchina di un’area verde di via Corrado Alvaro, cuore di Talenti, intente nel conversare. Il branco si avvicina e chiede ad entrambe del denaro. Le due rispondono con un “no” secco. Quello che si scatena nei secondi successivi è descritto come uno scenario infernale. Pugni e calci che procurano ad una delle due vittime una rottura al dente e degli occhiali da vista. Le due tredicenni riescono a scappare dalla furia delle bulle e trovano riparo all'interno di un esercizio commerciale in via Jacopone da Todi, poco distante dall’area giochi. Immediata la chiamata al 112 da parte del direttore del supermercato. Le ragazzine, spaventate, sono state successivamente accompagnate dai genitori in ospedale per le cure ed in un secondo momento al Commissariato Fidene - Serpentara per sporgere denuncia. Ma i colpi della baby gang non sono finiti qui. L’ultimo - stando a quanto riportato da alcuni genitori - si è verificato poco ore dopo la prima aggressione e le vittime, questa volta, sono stati due quattordicenni. Stesso modus operandi da parte della gang con aggressioni, minacce ed un tentativo di furto. Ad uno dei due ragazzini è stato rubato il giubbotto. Anche in questo caso, i due amici sono fuggiti e si sono riparati in un supermercato mentre la banda si è dileguata tra le strade del quartiere. Come descrive una signora: «Una cattiveria inaudita da parte di minorenni e priva di ogni fondamento». Ora le indagini degli agenti proseguono a ritmo serrato anche se ancora non si conoscono i nomi e volti dei componenti della banda. Nel frattempo cresce l’allarme e la preoccupazione tra le famiglie degli adolescenti, i comitati di quartieri ed alcune associazioni che hanno presentato una mozione di iniziativa popolare al Municipio III con l’intento di intervenire con la massima urgenza per contrastare quella che a tutti gli effetti è stata definita come una vera emergenza.

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Le indagini proseguono ma ancora si conoscono i nomi e volti dei componenti della banda mentre cresce l’allarme e la preoccupazione tra le famiglie degli adolescenti, i comitati di quartieri e alcune associazioni che hanno presentato una mozione di iniziativa popolare al Municipio III con l’intento di intervenire con la massima urgenza per contrastare quella che a tutti gli effetti è definita come una vera emergenza. 

LA MOZIONE DI INIZIATIVA POPOLARE

«Questa mozione nasce dalla preoccupazione mia e di altre famiglie del quartiere. E volevamo sollecitare l’amministrazione ad una attenzione particolare al fenomeno», racconta Riccardo Evangelista promotore dell’iniziativa ed ex consigliere municipale. «Dal 24 febbraio scorso - prosegue Evangelista - data in cui è stata protocollata la mozione ho già ricevuto parecchie firme. Entro due mesi dobbiamo raccoglierne 500. L’iniziativa è proseguita in maniera capillare sul territorio proprio perché si tratta di un problema che riguarda tutti noi».

Evangelista è anche papà di tre figli, il più piccolo ha l’età dei ragazzi che hanno subìto le aggressioni. «Quello che chiediamo - spiega - è un tavolo coordinamento con le forze dell’ordine attraverso la Prefettura per un servizio di contrasto, montaggio e prevenzione da parte della Polizia locale». Insieme a Riccardo Evangelista si sono unite diverse associazioni, le parrocchie, i comitati di quartieri e Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura-Onlus. 

L’iniziativa non mira solo a punire ( giustamente) i reati, ma l’azione legale non è sufficiente. «Nella seconda parte dell’atto - aggiunge Riccardo Evangelista - coinvolgiamo le Commissioni competenti e le associazioni del territorio per avviare un percorso di informazione, di sensibilizzazione e sostegno alle vittime e ricostruire un tessuto sociale offrendo a coloro che commentano i reati un’alternativa costruttiva e di crescita».

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Da Piazza Sempione fanno sapere che «non serve la risposta repressiva - come sostengono gli studi di settore sul tema - sono atti con carattere di imprevedibilità e variabilità. Sono due gli ambienti di interventi: quello macro che riguarda la prevenzione del disagio sociale ed uno più micro, quello sul territorio, che può favorire la creazione di un tessuto sociale di prevenzione e controllo in cui vengano coinvolti i ragazzi, le scuole e le famiglie.  Oltre alle iniziative scolastiche e da parte delle istituzioni, un altro tipo di intervento è la creazione di centri di aggregazione giovanili che possano contribuire ad aiutare i ragazzi nel loro percorso di vita», commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici nel Municipio III con delega alle Politiche Giovanili, Matteo Pietrosante. 

Immediata la replica dall’opposizione: «Nell’ultimo consiglio municipale ho portato all’attenzione dell’assemblea una mozione sulle Baby Gang dopo i dolorosi episodi degli ultimi mesi. Fatti gravissimi che tutti i consiglieri hanno voluto discutere nelle commissioni in queste settimane. Il presidente Marchionne è intervenuto in questa occasione in aula ribadendo l’impegno del municipio nel contrastare questi episodi con un percorso educazionale, che però secondo me dovrebbe essere condiviso e non al solo appannaggio della Giunta. Non è stato invece molto chiaro le strategie che il Municipio intende perseguire sul tema della Sicurezza nel territorio che coinvolgono in primis le forze dell’ordine, ed una loro maggiore presenza, ma anche una serie di interventi più ampi in cui il municipio potrebbe giocare un ruolo chiave. In attesa di ulteriori proposte ho ritirato la mozione dando fiducia alle commissioni municipali ed al lavoro di tutte e tutti», afferma la Consigliera  (Iv) Marta Marziali. 

Ultimo aggiornamento: 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA