Rapine ai supermercati con pistola giocattolo, 7 colpi in un mese: coppia di banditi condannata a 9 anni

I due imputati hanno rubato l’incasso di diversi supermercati nella Capitale

Martedì 28 Novembre 2023 di Michela Allegri
Rapine ai supermercati con pistola giocattolo, 7 colpi in un mese: coppia di banditi condannata a 9 anni

Erano diventati il terrore dei supermercati della Capitale: in poco più di un mese hanno messo a segno sette rapine, entrando all’ora di chiusura e minacciando i cassieri.

Li tenevano sotto scacco con una pistola - che poi si è rivelata un’arma giocattolo - e, con il volto coperto da mascherine e anche da un casco integrale, ogni volta si facevano consegnare parte dei guadagni della giornata.

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Poi, fuggivano a tutta velocità a bordo di un motorino. Ieri i due rapinatori, 53 e 34 anni, erano sul banco degli imputati, dove hanno chiesto e ottenuto di patteggiare: 9 anni di reclusione, con l’accusa di rapina aggravata. I due dovevano rispondere anche di una seconda contestazione: ricettazione. Dalle indagini è emerso che per ogni colpo gli imputati hanno utilizzato moto e targhe risultate rubate, in modo da rendere praticamente impossibile risalire alla loro identità basandosi sulle segnalazioni dei testimoni che avevano visto i mezzi allontanarsi sfrecciando tra le strade di Roma.


I FATTI
I fatti risalgono al periodo tra gennaio e febbraio del 2022. I colpi sono stati messi a segno in diversi quartieri di Roma, da San Giovanni al Tuscolano, fino a Torpignattara, passando per Torre Angela. Tra gli esercizi commerciali svaligiati ci sono il Gros di via Prenestina, il Todis di via Lusitania e la Coop di via Galeazzo Alessi, solo per citarne alcuni.


I due arrivavano nel tardo pomeriggio, o nella serata, a bordo di un motorino. Entrambi indossavano il casco integrale e la mascherina per nascondere meglio il volto. Uno dei due scendeva, mentre l’altro restava in sella, con il motore acceso, pronto a ripartire a folle velocità. Poi c’era l’ingresso nel supermercato, con le minacce rivolte al personale alla cassa che, terrorizzato alla vista della pistola impugnata dal rapinatore, una replica perfetta di una Bruni calibro 8 priva del tappo rosso, accettava di consegnare parte dell’incasso della giornata. Colpi chirurgici messi a segno in pochi minuti, prima che gli altri dipendenti riuscissero a dare l’allarme e a chiamare le forze dell’ordine. Spesso i due si sono accontentati del contenuto di una sola cassa, tra gli 800 e i 1.000 euro per non perdere tempo e riuscire a fuggire prima di venire individuati e arrestati. Il passo successivo era la fuga a bordo del motorino, sfrecciando tra le vie di Roma fino a raggiungere la loro base. Una scena che si è ripetuta per ben sette volte, prima dell’arresto dei due imputati, che sono finiti a processo con rito immediato e hanno chiesto e ottenuto di patteggiare.


I COLPI
I primi colpi sono stati commessi il 6 e il 18 gennaio 2022 al supermercato Gros in via Prenestina, utilizzando una moto rubata con una targa asportata da un altro mezzo. Il 23 gennaio è stato il turno della Coop di via Alessi, dove i due si sono presentati sempre a bordo di una moto rubata. Il 15 e il 22 febbraio 2022 è invece toccata al Todis di via Lusitania. L’ultimo esercizio commerciale svaligiato è stato il Tigre Amico di via Castelnuovo.


LE INDAGINI
A identificarli e arrestarli sono stati i carabinieri, che hanno lavorato analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza dei locali, ma hanno anche svolto indagini tecniche e confrontato le individuazioni fotografiche fatte dalle vittime. Quando hanno dato un nome a due sospettati, hanno controllato il traffico dei loro cellulari, collocandoli sui luoghi delle rapine. Uno dei due, il 33enne, era già finito nei guai per una tentata estorsione avvenuta nel 2021 ed era finito in carcere per un’altra rapina: i militari gli avevano notificato l’ordinanza direttamente a Regina Coeli.

 

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