Litigano per una coperta, moglie accoltella il marito: la donna arrestata per tentato omicidio

Il diverbio degenerato tra una coppia di clochard che vive sotto il ponte di Fidene

Martedì 7 Novembre 2023 di Marco De Risi
Litigano per una coperta, moglie accoltella il marito: la donna arrestata per tentato omicidio

Arrivano le piogge, il primo freddo, c’è una sola coperta: non abbastanza per chi è costretto ad arrangiarsi e ricavare un giaciglio sotto un ponte. Per questa ragione è scoppiata una lite, con la moglie che ha accoltellato il marito, adesso ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Entrambi i protagonisti di questa vicenda sono senza fissa dimora che passano la notte sotto il viadotto Ronchi, a Fidene.

Una storia di disperazione e povertà estrema. Una lite degenerata fra una coppia di clochard per quei beni che potrebbero sembrare apparentemente scontati, ma che in determinate circostanze possono salvare la vita.

LE ACCUSE

È stata la polizia ad intervenire ed è riuscita a bloccare la donna, dell’Uzbekistan, di 42 anni. Ora deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio. A rimanere ferito, invece, è stato il marito, un ucraino di 45 anni che per le conseguenze del colpo ricevuto è stato ricoverato al Sant’Andrea. Il ferito è stato portato in ospedale, dove è entrato al pronto soccorso in codice rosso. La coltellata l’ha preso a pochi millimetri dal fegato. È stato sottoposto a un’operazione chirurgica che gli ha salvato la vita. L’uomo versa ancora in gravi condizioni, ma dovrebbe essere fuori pericolo. 

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LE INDAGINI

Gli investigatori si sono serviti di alcune testimonianze di altri senzatetto che si trovavano a pochi metri quando è accaduta l’aggressione. «Stavo dormendo - ha raccontato un romeno alla polizia - quando sono stato svegliato dalle grida di quell’uomo che si teneva le mani sull’addome per fermare l’emorragia. È stato assurdo ma ho visto quella donna che ancora impugnava il coltello sporco di sangue». Da racconti come questo, gli investigatori hanno potuto ricostruire l’accaduto. Mentre rintracciare la responsabile non è stato troppo complicato. Una breve perlustrazione in un angolo oscuro della Capitale, dove vivono decine di senzatetto e che per questa ragione resta monitorato con attenzione dalle forze dell’ordine. Non sorprende dunque che la polizia fosse già nelle vicinanze. Successivamente si è scoperto come la 42enne sebbene vivesse da tempo nella Capitale, come tanti altri “fantasmi” non fosse provvista di permesso di soggiorno. Senza andare troppo lontano, nella condizione versa il marito, ora in ospedale. Al momento dell’arresto gli agenti hanno trovato la donna con i vestiti sporchi di sangue e il coltello in mano. Per l’evidente stato di ebbrezza in cui versava, ma anche per lo choc, la 42enne non è riuscita immediatamente a fornire spiegazioni chiare agli agenti su quanto fosse accaduto. Solo una volta giunta in commissariato, a distanza di diverse ore, ha permesso di poter ricostruire la storia, confermando la disputa sulla coperta e il successivo accoltellamento. 

I PRECEDENTI

Ma non è la prima volta che in quella zona si verificano episodi che salgono alla ribalta delle cronache. Storie di microcriminalità, ma soprattutto risse tra disperati che nella maggior parte dei casi scoppiano a causa dell’alcol. E poi ci sono aggressioni per ottenere il posto più caldo dove trascorrere la notte, quello meno esposto alle intemperie. Episodi di violenza, dunque ma anche incidenti che spesso divampano nelle vicine baracche. Fu lì che un uomo morì carbonizzato a causa del malfunzionamento di una stufetta. In quell’occasione, prima la vittima fu stordita dal gas e quando perse i sensi fu avvolto da un rogo che non gli lasciò scampo. L’ennesimo dramma della disperazione in un angolo buio della Capitale. 
 

Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA