Incidente tra due romani in gita vicino all'Aquila: schianto fratale tra due moto, morto un commerciante

Si chiamava Emiliano Serafini di 50 anni di Roma, commerciante, ma residente a Pomezia, il centauro che ieri nel primo pomeriggio ha perso la vita nel tratto della Statale 80

Domenica 7 Maggio 2023 di Marcello Ianni
Immagine di repertorio

Entrambi romani, il destino li ha fatti ritrovare nello stesso luogo e protagonisti dello stesso incidente, più nefasto per uno di loro. Si chiamava Emiliano Serafini di 50 anni di Roma, commerciante, ma residente a Pomezia, il centauro che ieri nel primo pomeriggio ha perso la vita nel tratto della Statale 80, a una quindicina di chilometri dall’abitato di Arischia, tratto tristemente famoso per gli innumerevoli incidenti con le moto, e quello di ieri nel primo week-end di giornata primaverile non lascia ben sperare.

Gli accertamenti del sinistro stradale sono affidati ai carabinieri della stazione di Pizzoli (diretti dal maresciallo maggiore Gaetano Delle Curti) coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Marco Maria Cellini. 

LA RICOSTRUZIONE

Secondo quanto è stato possibile appurare nell’immediatezza dei fatti, Serafini, in sella su una Aprilia 1100 era diretto verso Campotosto. Scelta presa anche da A.S. di 45 anni anche lui di Roma, (i due a quanto pare non si conoscono) anche lui con una moto di grossa cilindrata: una Bmw 1000. Per ragioni che sono appunto ancora in via di accertamento, le due moto che procedevano nella stessa direzione si sono urtate, non si sa se in fase di sorpasso oppure se a causa di un tamponamento. Uguale la dinamica del sinistro per i due centauri, entrambi disarcionati dalle moto ed entrambi finiti sullo stesso terrapieno, con un finale più triste per Serafini che è morto per i gravi traumi riportati a seguito della caduta. 

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I SOCCORSI

Sono stati altri centauri a far scattare la macchina dei soccorsi. Sul posto è intervenuto un elicottero del 118 da Pescara in quanto quello dell’Aquila era già impegnato nel recupero di un escursionista umbro morto dopo una rovinosa caduta nel canalone Bissolati. Ferito grave l’altro centauro che è stato trasferito e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale dell’Aquila. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Pizzoli e quelli di Montereale insieme al personale Anas. Il tratto è stato chiuso per alcune ore, il tempo necessario per effettuare i rilievi del sinistro stradale. Su disposizione del pm Cellini, i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro le due moto e la stessa salma di Emiliano Serafini. 

Con molta probabilità sul cadavere del 50enne centauro verrà eseguita l’autopsia. L’incidente di ieri fa tornare di attualità la pericolosità del tratto della Statale 80 che da Arischia conduce a Campotosto, il più delle volte preso soprattutto dai turisti come un circuito dove oltre alla velocità, i ciclisti, i conducenti di auto e altri motociclisti più disciplinati, devono fare i conti con i sorpassi azzardati che mettono a repentaglio l’incolumità anche di terze persone. Proprio a seguito dell’ennesimo grave incidente motociclistico, i residenti di Arischia avevano invocato più controlli fino alla chiusura al passaggio delle moto in quello stesso tratto dove insistono diverse edicole votive stradali. 

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