Solo a settembre c’è stata più di una tentata occupazione abusiva a settimana delle case popolari del Campidoglio. Ma grazie a un’intesa tra il dipartimento patrimonio e la polizia locale, ora gli appartamenti vuoti hanno le porte allarmate con tanto di videosorveglianza, i sei blitz sono stati sventati con sgomberi velocissimi degli abusivi e successive immediate assegnazioni ai regolari.
Uno degli ultimi esempi è di qualche giorno fa, con il X Gruppo Mare che ha impedito l’occupazione abusiva di un immobile di proprietà di Roma Capitale a Dragoncello. Gli agenti hanno denunciato una donna di 27 anni che si era introdotta illegalmente nell’appartamento. Grazie a questa rafforzata intesa, una volta che la ragazza è uscita, il personale del dipartimento patrimonio ha provveduto ad assegnare immediatamente l’alloggio a un 69enne che era regolarmente in lista d’attesa. Ma sul fronte delle occupazioni abusive a Roma si è sempre in prima linea. Così ieri c’è chi ha tentato il colpaccio della casa gratis nel VI municipio: anche qui si è provveduto allo sgombero in un batter d’occhio.
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LE PROCEDURE
Gli uffici capitolini e quelli della polizia locale hanno anche uniformato alcune procedure operative. La telesorveglianza segnala e documenta in video ogni tentativo di intrusione e comunica direttamente con la centrale operativa. La polizia locale e il personale del dipartimento (che ha le chiavi di tutti gli appartamenti vuoti) interviene con una task force. In quel momento (in pratica, appena la persona si introduce nelle stanze con i propri bagagli) si avvia subito lo sgombero delle persone. Percorsi più veloci, dunque, che possono avere qualche rallentamento in caso di anziani, bimbi o disabili. Nel protocollo voluto dal Campidoglio, una novità: appena viene chiuso il capitolo della tentata occupazione, immediatamente quella casa vuota viene assegnata attraverso le regolari procedure, attingendo direttamente dalla lista d’attesa.
«Non c’è più spazio per i prepotenti nelle case popolari di Roma Capitale - commenta l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative del Campidoglio, Tobia Zevi - Abbiamo messo a punto due dispositivi semplici ma efficaci per evitare nuove occupazioni abusive: le porte allarmate e una procedura chiara tra polizia locale e dipartimento patrimonio che consente di riprendere immediatamente possesso degli immobili violati. I nuclei di polizia locale sul territorio e la task force nel dipartimento, insieme agli uffici, già hanno sventato sei occupazioni a settembre e denunciato i responsabili. È un’operazione di semplice buon senso, resa possibile grazie alla rinnovata sinergia tra gli uffici e i vigili, che ringrazio. Un lavoro attento e costante, che evita nuove occupazioni e che fa scorrere più rapidamente la graduatoria per le case popolari di Roma Capitale».
giampiero.valenza@ilmessaggero.it