Anzio, stuprò diciottenne vicino a una baracca: l'orco incastrato dal Dna, già condannato non era stato mai espulso

Preso un nigeriano di 32 anni. Già condannato e irregolare da più di 5 anni, l'uomo non era mai stato espulso

Lunedì 10 Luglio 2023 di Camilla Mozzetti
Anzio, stuprò diciottenne vicino a una baracca: l'orco incastrato dal Dna, già condannato non era stato mai espulso

Trentadue anni, alcuni tatuaggi, un'andatura inconfondibile.

E poi capelli folti, la carnagione scura. Da questi dettagli isolati e poi ricercati in decine di uomini senza soluzione di continuità dagli agenti di polizia della IV Sezione della Squadra Mobile e dai colleghi del commissariato di Anzio è stato prima identificato e poi fermato con l'accusa di violenza sessuale, lesioni e rapina un nigeriano che meno di due mesi fa aveva abusato di una 18 enne in una stradina della città sul litorale. L'uomo era già stato in carcere, essendo stato condannato in passato per una serie di precedenti specifici: lesioni, rapina, violenza sessuale tra i reati commessi. Ma, incredibilmente, non era mai stato espulso dal Paese nonostante le condanne e il suo status di immigrato irregolare, che lo caratterizza da almeno cinque anni. E neanche il codice genetico del 32 enne risultava schedato negli archivi.

Il confronto del dna

Dirimente oltre a quegli indizi messi insieme anche grazie alla preziosa collaborazione della vittima è stato il Dna. Dopo lo stupro avvenuto in mezzo ad un prato incolto, vicino a un capanno abbandonato, la 18enne era stata trasferita in ospedale e avviato - come da prassi - il percorso rosa per le vittime di violenza. Il suo aggressore aveva lasciato delle tracce biologiche, ma un primo confronto con i Dna inseriti in banca dati non aveva portato a nulla. Quindi la ricerca sul territorio, con quei dettagli che hanno portato la polizia a isolare una "rosa" di sospettati poi il recupero di alcuni elementi da poter comparare con quel materiale biologico. Esclusi alcuni soggetti si è arrivati alla fine al "match" al 100 per cento con il 32enne. Era lui l'uomo che cogliendo alle spalle la ragazzina l'aveva violentata, rapinandola e picchiandola. Ma dopo la violenza non aveva lasciato la zona: continuava a frequentarla, a prendere gli autobus, a girovagare per le strade di Anzio ignaro che la polizia fosse già sulle sue tracce. È stato fermato ieri mattina alla stazione ferroviaria di Aprilia: stava provando a prendere un treno per Termini ma è stato bloccato prima ancora di salire sul convoglio. Era un venerdì, quel 12 maggio, quando la 18enne - che chiameremo Angela - stava rientrando a casa dopo un pomeriggio trascorso con un'amica in un centro commerciale di zona.

 

L'aggressore

La giovane sarebbe dovuta restare in casa, a studiare per la Maturità ma poi aveva deciso di uscire con l'impegno di usare il sabato e la domenica per dedicarsi ai compiti e alla preparazione per l'esame. Era scesa da un autobus del Cotral, sulla via Nettunense, e aveva "tagliato" per quella scorciatoia breve ma piena di insidie che sbuca ad Anzio 2/Europa, un quartiere residenziale con campi sportivi, scuola e biblioteca comunale ma "intossicato" da anni da un complesso di palazzine trasformate in una piazza di spaccio, abitate da pregiudicati e persone ai domiciliari. Su quella scorciatoia lunga appena 200 metri, ma completamente buia, già in passato alcune persone erano state derubate o infastidite da alcuni sbandati. Quella sera, disgraziatamente toccò alla 18enne che, pur restando al telefono con l'amica - che non era scesa con lei alla fermata - fu colta alle spalle e spinta in mezzo all'erba alta. Picchiata e violentata fu ritrovata dalla polizia dopo la telefonata della madre che non vedendola rincasare l'aveva più volte chiamata senza ricevere risposta. Il suo aggressore, l'aveva colpita con il volto travisato da un cappuccio, ma lei pur nel dolore e piegata dalla choc ha ricordato pochi elementi su cui l'insistenza della polizia ha dato risultati. Ora si attende la convalida del fermo da parte del gip di Latina, ma l'impianto accusatorio è granitico.
 

Ultimo aggiornamento: 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA