Anzio, quindicenne violentata dal maestro di vela. La famiglia: «Forse è stata drogata»

La presunta vittima ha raccontato al papà gli abusi. Per i genitori potrebbe essere stata addormentata

Domenica 23 Luglio 2023 di Camilla Mozzetti
Anzio, quindicenne violentata dal maestro di vela. La famiglia: «Forse è stata drogata»

Per il momento è un'ipotesi spinta dall'entourage familiare della ragazzina di 15 anni che avrebbe subito uno stupro a casa di un 23enne, istruttore di vela del circolo Tevere Remo di Anzio.

Ovvero quella che il ragazzo, nel suo appartamento di Lavinio - in un ambiente estraneo ed esterno al circolo - avrebbe miscelato qualcosa nell'alcol offerto a lei e ad un amico, anch'egli minorenne. Nulla al momento lo conferma. Entrambi i ragazzini pare si siano addormentati fino a che la 15enne avrebbe poi confidato all'amico di essere stata violentata. Sul caso c'è il massimo riserbo da parte della Procura di Velletri, titolare per territorio, e della Squadra Mobile, delegata alle indagini. È tutto ancora in fase di verifica nonostante sia stata sporta denuncia da parte del padre della 15enne. Saranno certamente gli esiti degli esami, probabilmente anche quelli tossicologici a definire meglio la vicenda.

Intanto la ricostruzione di quanto accaduto la sera di venerdì 14 luglio appare un po' più chiara. L'istruttore di vela, sollevato immediatamente da ogni incarico poiché ha fatto uscire due minori dalla struttura contravvenendo le disposizioni del regolamento interno, pare abbia proposto ai due ragazzini di trascorrere la notte a casa sua. «Andiamo da me a dormire, stiamo più comodi», avrebbe detto loro al termine dei corsi settimanali.

 

La dinamica

Pur insegnando da tempo alla scuola di Anzio, il 23enne dopo le lezioni tornava sempre a Lavinio non sfruttando gli alloggi del centro. Il sabato è tradizionalmente giorno di riposo, c'è il cambio degli allievi nella foresteria del circolo dopo i "diplomi" di fine settimana. Le attività riprendono la domenica ma la ragazzina, come già fatto in passato, aveva chiesto di poter restare. Da allieva era diventata un'assistente istruttrice volontaria e così poteva fermarsi senza rientrare a Roma per un giorno poiché avrebbe poi ripreso a frequentare i corsi dando una mano. I suoi genitori pare fossero fuori città e così avrebbero acconsentito ma lei non gli avrebbe detto che sarebbe uscita dalla foresteria per andare a casa dell'istruttore. Come invece avrebbe fatto il suo amico che restando anche lui al circolo avrebbe avuto il via libera dai familiari a trascorrere la notte fuori proprio a casa del 23enne. Così i tre lasciano la scuola di vela, nella casa di Lavinio non c'è nessuno neanche la fidanzata del 23enne. Questo è il "prima", mentre sul "dopo" - ovvero su quanto accaduto nel corso della notte - le indagini sono ancora in corso. La ragazzina si sarebbe confidata con il suo amico che svegliatosi da un sonno profondo l'avrebbe poi riportata alla scuola e da qui sarebbe partito l'allarme. Il padre della giovane è arrivato ad Anzio il sabato mattina, appreso il racconto della figlia l'avrebbe riportata nella Capitale fermandosi in un pronto soccorso. L'indomani la denuncia ai carabinieri della stazione Nuovo Salario con la seguente trasmissione degli atti alla Procura di Velletri.
 

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