Anzio, stuprata dal maestro di vela. La mamma di un allievo lo difende: «Su di lui mai un sospetto»

«Sono sconcertata, da quando segue i corsi si è sempre comportato bene con tutti»

Sabato 22 Luglio 2023 di Ivo Iannozzi
Anzio, stuprata dal maestro di vela. La mamma di un allievo lo difende: «Su di lui mai un sospetto»

È festa grande sulla terrazza dello storico Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, di casa ad Anzio dal lontano 1912, che si affaccia sul moletto Pamphili dove sono ormeggiate le barche a vela: è in corso la cerimonia di consegna dei diplomi al termine del corso settimanale di vela, per ragazzi dai 7 ai 15 anni, che si svolge dal lunedì al venerdì.

Così ogni settimana. Senza soluzione di continuità. Oltre ai trentatré spensierati allievi che hanno partecipato al corso di vela, sono presenti numerosi genitori, gli istruttori e i rappresentati del circolo che hanno consegnato i diplomi di partecipazione. Ma sulla festa aleggia la storia della quindicenne romana, velista del circolo Canottieri Tevere Remo, che due giorni fa ha denunciato l’istruttore ventitreenne, anche lui romano, di averla violentata nella sua abitazione.

I diplomi

I ragazzi premiati scherzano spensierati e si divertono a sventolare i diplomi che hanno appena ricevuto. Non sanno della brutta avventura denunciata dalla loro amica con la quale hanno fatto vela. La vicenda è delicata. E ha lasciato il segno. «Abbiamo saputo di questa storia e siamo sconcertati - spiega la mamma di un allievo che è presente alla premiazione - Conosciamo l’istruttore che è stato accusato, ma da quando segue i corsi di vela si è sempre comportato correttamente. Siamo molto sorpresi. Per quanto mi riguarda, il circolo resta un luogo sicuro dove i ragazzi che fanno vela vengono seguiti con attenzione». 
Presso la segreteria del circolo sulla Riviera Zanardelli, a ponente, i volti dei dipendenti sono tirati. Tutti hanno la consegna del silenzio come del resto nelle indicazioni del direttivo del circolo che in nota del 18 luglio raccomandava tutti i soci alla “massima riservatezza considerata la delicatezza della vicenda”, evitando di scrivere sulle varie chat “riflessioni e conclusioni fuorvianti”. L’istruttore di vela denunciato per violenza sessuale era stato “arruolato” lo scorso ottobre dal circolo Canottieri Tevere Remo. «Un velista qualificato, esperto e molto apprezzato, per questo motivo il fatto che sia stato denunciato ci lascia esterrefatti», spiega Mario Luciani al secondo mandato di vicepresidente del circolo Canottieri Tevere Remo di Anzio. «Siamo un’istituzione – precisa – Il nostro è un circolo antichissimo, è stato fondato nel 1867, è ad Anzio dal 1912 ed è la prima volta, che io ricordi, che viene collegato ad episodi come quello denunciato. Il nostro è un circolo florido che negli ultimi anni ha registrato un aumento delle iscrizioni di giovani ai corsi di vela che sono tenuti da una quarantina di istruttori, tanto per dare qualche numero che rende l’idea di quella che è l’attività sportiva. Per rendere l’idea, il corso che si è concluso oggi (ieri ndr). Era iniziato con venticinque iscritti ai quali, dopo il primo giorno, se ne sono aggiunti otto. Per quanto mi riguarda, ho un motivo in più per essere attento, considerato che anche mia nipote frequenta i corsi di vela».

L’ombra

Resta l’ombra della violenza denunciata della quindicenne all’istruttore che, indirettamente, coinvolge il circolo. «Se accertato dalle indagini sarebbe gravissimo – spiega il vicepresidente Mario Luciani –, ma va comunque precisato che l’episodio denunciato si è verificato a Lavinio». La ragazza che ha denunciato la violenza è un’allieva istruttrice che da un mese collaborava nell’organizzazione dei corsi di vela. E come altri ragazzi, alloggiava presso le stanze della foresteria del circolo, sempre sulla Riviera Zanardelli. La sera in cui si sarebbe consumata la violenza, insieme ad un altro velista quindicenne, aveva accolto l’invito dell’istruttore ad andare a dormire nella sua casa delle vacanze a Lavinio mare. Occorrerà ora capire se la ragazza sia stata autorizzata dai genitori a lasciare la foresteria, oppure si sia allontanata senza autorizzazione sottraendosi al controllo del Circolo. Per tutti gli ospiti della foresteria il rientro è infatti tassativo entro la mezzanotte. 

Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA