«Yao si poteva salvare»: indagato il macchinista che non fermò i treni

Giovedì 21 Dicembre 2017 di Adelaide Pierucci
Zhang Yao
Zhang Yao poteva essere salvata. Otto minuti prima di essere travolta dal treno che l'ha uccisa nella stazione di Tor Sapienza, era stata sfiorata da un altro convoglio. Il macchinista del primo treno però ha fischiato, evitando di segnalare al capostazione che c'era una persona in pericolo al di là dei binari. Chi non ha dato l'allarme quindi merita di essere indagato per omicidio colposo, non l'investitore che non avrebbe potuto far nulla per evitare la disgrazia.

LA RICOSTRUZIONE
La procura di Roma riscrive la ricostruzione dell'incidente costato la vita alla studentessa cinese che il 5 dicembre dello scorso anno è stata investita al di là dei binari dopo essere stata derubata della borsa da tre bosniaci, tra cui Serif Severovic, il ventenne che cinque mesi dopo avrebbe dato fuoco a un camper uccidendo tre sorelle rom. Per provare a rincorrere gli scippatori Yao, aveva attraversato i binari e poi dopo aver visto i malviventi scomparire dietro a un canneto, sotto choc, si era fermata al telefono in lacrime con un'amica. Undici minuti ad alto rischio, al di là dei binari. La telefonata è stata interrotta dall'urto. Per la sua morte il pm Giovanni Battista Bertolini ha chiesto di non procedere nelle indagini contro il macchinista che ha travolto la giovane. Sbucava da una galleria e viaggiava a 140 chilometri orari, non avrebbe fatto comunque in tempo ad arrestare la marcia, come ha stabilito una perizia.

I FILMATI
Anzi, ha indagato con l'accusa di omicidio colposo l'altro macchinista, il conducente del regionale che, otto minuti prima della disgrazia, partendo a velocità moderata dalla stazione avrebbe notato la ragazza, e si sarebbe limitato a far fischiare il treno senza attivare la catena di sicurezza. Accuse respinte dall'indagato che ritiene di non aver notato la giovane. Eppure una telecamera di sicurezza puntata sull'area ha immortalato il passaggio del primo treno che sfiora la giovane. Ed ancora due testimoni hanno riferito di aver sentito nel passaggio del primo treno un fischio. Yao Zhang la mattina del 5 dicembre si era recata presso l'ufficio stranieri della Questura, in via Patini, per rinnovare il permesso di soggiorno.

Alle 12.25 aveva chiamato l'amica Keling Yi per riferirle di essere appena uscita dagli uffici di polizia ma durante la conversazione durata cinque minuti la stessa Yao ancora in linea aveva iniziato a correre dietro a dei ragazzi che l'avevano scippata (erano le 12.27). «Le consigliai di fermarsi e lei mi disse che avrebbe preso un autobus», ha raccontato l'amica. Alle 12.39, dieci minuti dopo lo scippo, Yao chiama un'altra amica per dirle del furto. Un rumore sordo interrompe la conversazione. Le telecamere avevano ripreso la ragazza fermarsi al di là dei binari alle 12.28. Alle 12.31 viene sfiorata dal primo convoglio, ora al centro delle indagini. Nemmeno il pericolo scampato l'aveva spinta ad allontanarsi. Era rimasta in balia dello choc per i documenti rubati.
Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 16:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA