Varchi elettronici accesi di sera fin dal mercoledì a Trastevere e San Lorenzo, che si aggiungono alle altre Ztl notturne di Testaccio e del centro storico.
Ztl Roma, lo stop
Da dopodomani, quindi, torna l’orario estivo per le zone a traffico limitato notturne di Trastevere e San Lorenzo. Saranno attive dal mercoledì al sabato, anche se festivi, dalle 21,30 alle 3. Varchi chiusi con gli orari consueti, invece, nelle altre “Ztl by night”: quella di Testaccio dalle 23 alle 3 nelle serate di venerdì e sabato (esclusi i festivi); idem quella del centro storico, che ha un’estensione inferiore alla Ztl diurna - con alcuni accessi che quindi non vengono controllati dalle telecamere, ma dalle pattuglie della polizia locale - che comprende tra l’altro il Tridente e il rione Monti. Tutti varchi notturni resteranno spenti, comunque, nel mese di agosto. Queste misure non sono mai state viste di buon occhio dai gestori dei pubblici esercizi dei quartieri interessati, ma il Campidoglio adotta ormai da quasi vent’anni per limitare l’impatto della “malamovida” sulle aree più affollate.
Le criticità
I varchi non bastano a tranquillizzare i residenti sulla situazione che si troveranno a fronteggiare nei prossimi mesi: «Ne parliamo da anni, ma il problema è non c’è la possibilità di fare abbastanza controlli, perché i vigili urbani sono pochi - spiega Di Capua - Si dovrebbero allertare di più le forze dell’ordine, per contrastare ii reato di disturbo alla quiete pubblica». I comitati sono sul piede di guerra: «Abbiamo fatto avere al sindaco una serie di proposte che riguardano tutto il centro storico - ricorda la presidente dell’associazione degli abitanti - È vero che il turismo è importante, ma bisogna colpire i B&b non autorizzati: l’abitato si sta spopolando e la città sta diventando tutt’altro». In vista del Giubileo, «siamo preoccupati della possibilità che i nostri palazzi diventino un albergo diffuso - sostiene Di Capua - Sono sicura dell’impegno che ci sta mettendo l’amministrazione comunale, ma deve entrare in campo anche il Governo, iniziando a nominare presto il nuovo prefetto e fornendo alla città gli strumenti necessari per tutelarsi».