Paura a Villa Borghese per una coppia di adolescenti aggrediti e rapinati.
IL BRANCO
Ancora venerdì, poche ore dopo la rapina messa a segno a Villa Borghese, un'altra banda di rapinatori è entrata in azione. Questa volte in via delle Terme di Traiano dove nel mirino dei banditi è finito un 63enne. Accerchiato da cinque persone, preso a calci, pugni e bastonate dal branco per uno smartphone. Quando gli agenti del distretto Trevi, del commissariato Celio e delle volanti sono arrivati sul posto hanno trovato il 63enne ferito e sdraiato sul marciapiede, che ha raccontato di essere stato aggredito da un gruppo di 5 persone di nazionalità indiana, una delle quali armata di bastone, che lo avevano colpito portandogli via soldi e cellulare. L'uomo è stato immediatamente portato dall'ambulanza all'ospedale Santo Spirito, mentre i poliziotti hanno avviato le indagini. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, gli investigatori sono riusciti a individuare uno degli aggressori che ha cercato di fuggire: bloccato, è stato identificato in un 34enne. In tasca aveva il telefono rubato insieme con un involucro di hashish e 540 euro. Sottoposto a fermo, dopo la convalida per lui è stato disposto l'obbligo di firma. Le indagini sono tutt'ora in corso: gli investigatori stanno chiudendo il cerchio intorno all'identità agli altri quattro rapinatori, complici anche del pestaggio.
IL BANDITO SERIALE
Ancora un colpo, infine, del rapinatore seriale del Prenestino. L'uomo, che dallo scorso febbraio ha preso di mira i giovanissimi del quartiere, ha messo a segno un'altra rapina. L'allarme è scattato in via quando la notte di giovedì ha avvicinato un ragazzo di 18 anni che stava camminando a piedi, da solo. Seguendo lo stesso modus operandi delle precedenti, ha mostrato la pistola e costretto la vittima a consegnare soldi e gioielli. Poi è scappato a piedi facendo perdere le proprie tracce. Mentre il ragazzo, il giorno successivo, ha sporto regolare denuncia al commissariato Torpignattara. Dalla descrizione fornita agli investigatori si tratterebbe dunque dello stesso bandito che ha messo a segno almeno altre sei aggressioni tra largo Preneste e piazza dei Gerani. Tutte le vittime hanno riferito che l'uomo, tra i 45 e i 60 anni, «parla con un accento straniero». Più precisamente, uno straniero dell'est Europa.