Si è accasciato di lato quando ancora il traffico e il via vai di turisti e romani non aveva risvegliato piazza Venezia.
La causa
In verità il pino era malato, affetto da un fungo alle radici. Per l'esattezza, spiegano dall'assessorato all'Ambiente di Sabrina Alfonsi, si tratta di un fungo appartenente alla famiglia dei "cariogeni" che di fatto aveva infettato la parte interna del pino indebolendo a tal punto le radici da farlo poi crollare. Nell'incidente, la pianta si è portata dietro anche due cipressi che sono venuti giù anch'essi. Secondo i tecnici è questa la causa del crollo anche se la pianta è di fatto anziana con non meno di 80 anni di vita. Una parte dell'apparato radicale, inoltre, è risultato essere malandato probabilmente per i lavori che furono eseguiti nel lontano 2000 per il rifacimento del marciapiede. E se non bastasse comunque negli stessi attimi un grosso ramo di un platano è venuto giù su via Ostiense provocando la chiusura della strada con il traffico andato, in questo caso in tilt. Tornando in centro, a quando risale l'ultimo controllo sull'albero? Sempre dal Dipartimento fanno sapere che nel 2020 su questo pino e su molti altri della zona era stata eseguita la classica verifica con prove di trazione e seguente stabilità che avevano dato esito positivo. Ma chiaramente nessuno aveva verificato lo stato delle radici, probabilmente infettate da tempo. Lo scorso anno, nel piano di interventi per la cura delle alberature affette dalla cocciniglia (che ha infettato più del 60% dei pini romani) anche l'albero di piazza Venezia era stato "curato". «Trattato con endoterapia - aggiungono ancora dall'assessorato - contro la cocciniglia tartaruga e le indagini visive non avevano individuato criticità».