La prima vittima, fisica, perché trovata in posizione fetale dentro un carrello della spesa, coperta da stracci e buste dei rifiuti, è Michelle Causo, 17 anni, morta per le coltellate inferte da un coetaneo.
Il giorno dell'omicidio di Michelle
Mercoledì, giorno del delitto, la donna era uscita presto al mattino per il suo "giro" di lavori, sottopagati ma comunque "benedetti". Con quel denaro che a volte non bastava per pagare l'affitto del minuscolo appartamento dove si è consumato il delitto, assecondava i desideri del figlio e anche i suoi capricci. Voleva solo che fosse felice e non aveva dalla sua gli strumenti adeguati e idonei a far capire a quel ragazzo quale fosse la strada da seguire. Non sapeva della droga, non sapeva della "fama" che il 17enne aveva sui social. La vittima, "Misci", non la conosceva, ma per il semplice fatto che in casa non c'era quasi mai.
Nessun divertimento, poche distrazioni nella vita di questa donna che ora ha trovato un rifugio da un'amica per paura di restare in zona: la sua pare quasi la quotidianità dei dannati. Poi il dramma che le si è figurato davanti, la scoperta di chi fosse quel figlio che pare l'avesse anche tranquillizzata quando aveva deciso di dire addio alla scuola: «Non ti preoccupare trovo un lavoro, faccio qualcosa».
Il giovane oggi sosterrà l'interrogatorio di convalida, non l'ha più visto né sentito da mercoledì. In casa è rientrata per prendere alcuni effetti personali, ha visto quel sangue mal lavato sui pavimenti e sui muri. Ha avuto un capogiro. Pare abbia chiuso gli occhi e voltato di scatto il volto. Poi è uscita in silenzio e non ha più parlato.