Michelle Causo, la madre del killer: «Una vita che lavoro per lui. Ora cambio casa per paura»

Il figlio aveva lasciato la scuola, le aveva promesso che avrebbe cercato un'occupazione

Sabato 1 Luglio 2023 di Camilla Mozzetti
Michelle Causo, la madre del killer: «Una vita che lavoro per lui. Ora cambio casa per paura»

La prima vittima, fisica, perché trovata in posizione fetale dentro un carrello della spesa, coperta da stracci e buste dei rifiuti, è Michelle Causo, 17 anni, morta per le coltellate inferte da un coetaneo.

La seconda vittima è chi quel ragazzo l'ha messo al mondo, ovvero la madre. Una donna minuta con il volto segnato dalla fatica, di chi non conosce la differenza tra giorni feriali e giorni festivi, perché li trascorre tutti a pulire scale, condomini e appartamenti. Il volto provato di chi a volte, con difficoltà, riesce ad arrivare alla fine del mese e si toglie il cibo dalla bocca per far mangiare il figlio. A quel ragazzo, senza occupazione, che aveva abbandonato la scuola e che maneggiava droga e musica trap con l'unico obiettivo di rinfoltire la platea di follower, aveva dedicato tutto. Tutta la sua vita, da quando dallo Sri Lanka era arrivata a Roma. Da sola, senza compagno, rimasto in quella terra lontana. «Mi sono sacrificata tutta la vita per questo figlio, per garantirgli un futuro. Ho fatto tutto per lui, lavorando giorno e notte, quello che ha fatto mi devasta. Non riesco a crederci. Sono morta anche io: ha ucciso anche me», ha detto la donna agli agenti di polizia del commissariato Primavalle quando l'hanno rintracciata per comunicarle l'arresto del ragazzo. Ha sgranato gli occhi, quegli occhi piccoli, struccati. Le mani grosse e rovinate dall'uso costante di candeggina e detersivi strette sulla bocca a contenere un urlo. L'ha trattenuto ed ha mandato giù anche quella frase: «Suo figlio è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere».

Il giorno dell'omicidio di Michelle

Mercoledì, giorno del delitto, la donna era uscita presto al mattino per il suo "giro" di lavori, sottopagati ma comunque "benedetti". Con quel denaro che a volte non bastava per pagare l'affitto del minuscolo appartamento dove si è consumato il delitto, assecondava i desideri del figlio e anche i suoi capricci. Voleva solo che fosse felice e non aveva dalla sua gli strumenti adeguati e idonei a far capire a quel ragazzo quale fosse la strada da seguire. Non sapeva della droga, non sapeva della "fama" che il 17enne aveva sui social. La vittima, "Misci", non la conosceva, ma per il semplice fatto che in casa non c'era quasi mai.

 

Nessun divertimento, poche distrazioni nella vita di questa donna che ora ha trovato un rifugio da un'amica per paura di restare in zona: la sua pare quasi la quotidianità dei dannati. Poi il dramma che le si è figurato davanti, la scoperta di chi fosse quel figlio che pare l'avesse anche tranquillizzata quando aveva deciso di dire addio alla scuola: «Non ti preoccupare trovo un lavoro, faccio qualcosa».
Il giovane oggi sosterrà l'interrogatorio di convalida, non l'ha più visto né sentito da mercoledì. In casa è rientrata per prendere alcuni effetti personali, ha visto quel sangue mal lavato sui pavimenti e sui muri. Ha avuto un capogiro. Pare abbia chiuso gli occhi e voltato di scatto il volto. Poi è uscita in silenzio e non ha più parlato.

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