RIETI - «L’importante debito della Sabina Universitas verso le università convenzionate è recuperabile. E’ scritto nero su bianco sull’attesa delibera arrivata proprio in questi giorni da “La Sapienza” - lo dichiara in una nota Elisa Masotti, Segretario Provinciale Ugl Scuola e Università - A questo punto il Consorzio ha tutte “le carte in regola” per essere salvato. E con esso la sua storia, il personale, i corsi e il futuro culturale della città. A meno che la politica non abbia intenzione, ma sicuramente non sarà così, di far saltare l’operazione-salvataggio».
«E’ in vista del prossimo Cda, convocato per il 7 luglio alle ore 18, che l’Ugl Scuola e Università torna a lanciare l’appello “Salviamo l’Università di Rieti”. La proposta resta quella di coinvolgere innanzitutto i 73 Comuni della Provincia di Rieti affinché a duemila euro annui per ogni municipalità, si dimostri il reale attaccamento al territorio. Duemila euro sono una somma simbolica rispetto ai costi totali dell’operazione e al patrimonio scientifico e culturale che si va a tutelare. Se “Siamo Provincia”, se “Siamo Comunità”, è questo uno dei momenti fondamentali per dimostrarlo».
«Il Comune di Rieti per primo dia il buon esempio e storni per la Sabina Universitas anche i 50mila euro circa destinati al Reate Festival che non saranno spesi, data la chiusura forzata del Teatro Flavio Vespasiano.
Rieti, Ugl Scuola: «La Sabina Universitas può essere salvata, ora ci sono le condizioni»
Venerdì 3 Luglio 2020Si ritiene inoltre indispensabile uno sforzo straordinario della Regione Lazio visto che fino ad oggi il governatore Zingaretti non è stato molto generoso verso il Polo Universitario reatino e della Fondazione Varrone che tanto ha fatto e che altrettanto può fare. Poi ci saranno tutti gli altri: la nuova Camera di Commercio Rieti-Viterbo, gli ordini professionali, gli Industriali e alcune aziende sponsor pronte ad avvicinarsi al fianco di taluni master».