RIETI - E’ una ricorrenza che tocca ferite mai rimarginate. Torna a incontrare una donna inevitabilmente cambiata, ma grata «della nuova possibilità che la vita mi ha dato».
Stefania Perazzoni, cinquantenne di Passo Corese e fisioterapista della Asl, è stata la seconda contagiata di Fara Sabina e sesta della provincia. La sua positività è stata accertata il 14 marzo, una settimana dopo il primo caso di Coronavirus di Fara Sabina e del Reatino. Il Messaggero l’aveva intervistata al suo ritorno a casa, dopo due mesi e mezzo trascorsi tra la Terapia intensiva, il reparto Covid 2 e malattie infettive dell’ospedale de Lellis di Rieti, dove è stata trasportata il 13 marzo scorso.
«E’ trascorso un anno da quei drammatici giorni – inizia a raccontare con emozione Stefania - E’ una triste ricorrenza che mi fa tornare in mente la dura esperienza con il Covid, che mi ha portato a un passo dalla fine. Tanti sono i ricordi che riaffiorano, le ansie e le paure dei primi giorni del contagio, trascorsi a casa, inconsapevole del pericolo che stavo correndo. Ripenso alla disperata ricerca di aiuto: di un semplice tampone che avrebbe potuto magari evitare, attraverso una diagnosi tempestiva, di arrivare in ospedale in gravi condizioni e di restare in terapia intensiva 21 giorni, intubata».
Mesi in cui ad aspettarla a casa, appesi a una telefonata, c’erano il figlio Francesco e il marito Giovanni, contagiati anche loro, e gli altri familiari, stretti a quel filo che il “mostro”, così chiama il virus Stefania, non è riuscito a spezzare. Anche se i giorni persi nessuno glieli ridarà.
L'isolamento
«Ripenso al tempo perso della mia vita – continua -, trascorso isolata e lontana da tutti.
Le ripercussioni
Il fisico pian piano recupera forze. «Sto benino – assicura Stefania - I miei polmoni hanno sofferto molto e ne portano ancora i segni. Stanchezza, e dolori muscolari fanno ormai parte della mio vissuto quotidiano».
Il ritorno
Ma la quotidianità sta tornando. «Dopo diversi mesi – dice Stefania Perazzoni - ho potuto riprendere il mio lavoro di fisioterapista, anche se le ricorrenti ondate di contagi alimentano continuamente paure e ansie. Tuttavia, per ora ho ancora un discreto numero di anticorpi e il medico mi ha spiegato che, per questo motivo, sarò tra gli ultimi ad essere vaccinata». Per gettare finalmente alle spalle i brutti ricordi di ieri e scacciare tutte le paure di domani.