RIETI - È stata depositata sabato scorso una petizione sottoscritta da 295 cittadini per chiedere al Comune di Scandriglia di intervenire per porre fine «all’annosa violenza perpetrata nei confronti dei residenti di Ponticelli, costretti a respirare le esalazioni maleodoranti che da cinque anni produce l’impianto a biomassa di località Pomato».
I temi
I residenti puntano il dito sul rapporto costi e benefici che, a loro avviso, è totalmente sbilanciato a favore del proprietario dell’impianto. «L’impianto - sottolineano i firmatari della petizione - produce interessi strettamente personali, che non hanno alcuna ricaduta su Scandriglia e Ponticelli. Per questo chiediamo all’Amministrazione di utilizzare tutti i mezzi disponibili per la risoluzione del problema, vagliando anche la regolarità di concessioni e licenze della struttura». Raggiunto telefonicamente, il sindaco di Scandriglia, Lorenzo Ferrante, si è detto a conoscenza della questione e al lavoro da tempo per tentare di giungere a una soluzione che rispetti tutti i soggetti coinvolti. «Conosciamo bene la problematica - assicura Ferrante - e nell’ultimo anno sono stati già attivati dei controlli. È intervenuta anche l’Arpa, di cui attendiamo le risultanze delle verifiche effettuate. Sicuramente ne seguiranno altre. Lo scopo è riuscire a trovare una soluzione che, a oggi, non sappiamo ancora quale possa essere. Le lamentele dei residenti di Ponticelli sono fondate: le emissioni maleodoranti, soprattutto la sera, ci sono. So pure che il titolare dell’impianto si è attivato eliminando l’utilizzo di alcune sostanze che secondo lui potevano produrre cattivo odore». Che però ancora prosegue. «Di sicuro non rimarremo indifferenti alle istanze dei cittadini - prosegue Ferrante. - Bisogna capire le cause di queste emissioni e trovare una soluzione, anche se non sarà facile. Dobbiamo tenere presente le esigenze di tutte le persone coinvolte, ma lavoreremo affinché ciò avvenga: lo stiamo già facendo».