Covid: stop ad AstraZeneca, vaccini solo con Pfizer

Giovedì 25 Marzo 2021 di Raffaella Di Claudio
Covid: stop ad AstraZeneca, vaccini solo con Pfizer

RIETI - I ritardi nell’approvvigionamento delle dosi AstraZeneca cambiano il corso della campagna vaccinale anche nel Reatino. D’ora in avanti e fino a quando non arriveranno i sieri prodotti da “Johnson & Johnson” tutte le prenotazioni saranno dirottate automaticamente su Pfizer, vaccino già utilizzato nei centri vaccinali ex Bosi, Casa della Salute di Magliano e distretto Salario Mirtense per over 80 e persone con patologie (oltre che a domicilio).

E anche i medici di base potranno somministrarlo. Molti utenti, nati tra il 1951 e 1949 se ne erano iniziati ad accorgere un paio di giorni fa quando, accedendo al portale Salute Lazio e convinti di essere destinati ad AstraZeneca, eseguito nel distretto 1 di via delle Ortensie, con stupore hanno scoperto di essere prenotati all’ex Bosi e di avere un richiamo a 21 giorni e non a partire da 78 giorni come prevede il preparato anglo–svedese. 

La direttiva. Le persone comprese tra i 79 e i 70 anni e da sabato anche quelle di 69 e 68 anni, quindi, riceveranno le iniezioni di Pfizer e potranno prenotarsi anche dal proprio medico di famiglia. Nelle ultime ore anche l’assessore regionale Alessio D’Amato aveva lanciato l’allarme sul taglio delle forniture e sulle conseguenze sul piano vaccini che inevitabilmente deve essere ridisegnato. «Secondo le indicazioni della Regione – confermano dalla direzione aziendale della Asl – si dovrà utilizzare progressivamente per tutti il vaccino Pfizer e verrà somministrato anche dai medici di medicina generale. Si inizierà ad usare esclusivamente Pfizer fino a quando non sarà disponibile il vaccino “Johnson & Johnson” che però non arriveranno prima di aprile inoltrato». Le modalità continueranno a essere quelle adottate finora: seguendo la fascia d’età e le categorie, con particolare attenzione per i più fragili. Alla luce delle nuove disposizioni anche di medici del territorio si stanno riorganizzando. Le somministrazioni con AstraZeneca in programma verranno eseguite e le nuove saranno invece evase con il vaccino della casa statunitense. 

«In base all’ultima nota del ministero della Salute – spiega il dottor Maurizio Fabi, referente dell’Unità di cure primarie (Ucp) di Montopoli di Sabina che sta predisponendo la campagna vaccinale insieme ai colleghi dell’Ucp di Poggio Mirteto - i vaccini Pfizer devono essere fatti in un ambiente protetto e in condizioni diverse da AstraZeneca. Questa sera (ieri, ndr) avremo una riunione con la direzione della Asl con tutti i medici di medicina generale per capire il da farsi. Noi siamo disponibili, ma ci vuole tempestività e chiarezza di informazioni. I pazienti ci chiedono questo. Vediamo le direttive Asl, ma è certo ormai che si andrà su Pfizer perché ad oggi se vacciniamo con AstraZeneca non ci vengono garantiti neanche i richiami tra tre mesi. Ora l’importante è partire con le somministrazioni. Nel mio caso, ho pazienti fragili che devono essere vaccinati. Se contraggono il Covid oggi cosa gli racconto per giustificare i ritardi? Adesso – aggiunge - dobbiamo trovare il locale adatto che potrebbe essere, per il nostro bacino di assistiti, la sede della Asl di Poggio dove si effettuano già vaccinazioni Pfizer. Trovato luogo e dosi noi diamo la massima disponibilità. Io ho fatto l’ufficiale medico e in 2 giorni vaccinavano da solo 1500 soldati. Se si deve fare – e ora è indispensabile - si fa». Sempre con Pfizer, in questo caso come già previsto, lunedì, presso l’ex Bosi di Rieti, la Asl inizierà a vaccinare le prime 150 persone in trattamento attivo presso il servizio di diabetologia della Asl diretto dalla dottoressa Anna Rita Aleandri, precedentemente individuate per gravità della patologia. 

I nuovi test. Invece, sul versante della diagnostica e al fine di contrastare la diffusione del virus l’azienda sanitaria si attrezza con l’acquisizione, prevista a breve, di test in grado di studiare le varianti da Covid - 19 attraverso un’innovativa metodica di biologia molecolare. I test verranno eseguiti dal laboratorio analisi dell’ospedale de’ Lellis e se risulteranno positivi verranno inviati allo Spallanzani di Roma per ulteriori approfondimenti attraverso il sequenziamento del genoma del virus. Con l’analisi molecolare sarà possibile effettuare un primo screening dei tamponi sospetti per agire in maniera tempestiva. 

Il bollettino. Il numero dei positivi in provincia, 959, comincia a scendere grazie a 74 guariti, maggiori dei 50 contagiati. Ma i decessi sono tre in più. Si tratta di un uomo di 68 anni ricoverato in un ospedale di Viterbo, una donna 77 anni che si trovava in una struttura ospedaliera di Roma e un uomo di 91 anni che era nel reparto Malattie Infettive di Rieti. 

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