Comunali, Fassina e Giachetti al Gay Village: «Un sindaco deve andare al Gay pride»

Venerdì 3 Giugno 2016
Comunali, Fassina e Giachetti al Gay Village: «Un sindaco deve andare al Gay pride»

I candidati sindaco Roberto Giachetti e Stefano Fassina sono saliti sul palco del Gay Village, dove sono stati intervistati da Vladimir Luxuria e Imma Battaglia.

«Di tre candidati due hanno accettato l'invito (Roberto Giachetti e Stefano Fassina, ndr) e una (Virginia Raggi, ndr) ci ha mandato una email» in cui si spiegava che non avrebbe potuto partecipare per altri impegni, ha spiegato Vladimir Luxuria. «Raggi era una persona disponibile in Consiglio - ha detto invece Imma Battaglia, ex consigliera comunale e tra gli organizzatori del Gay Village - poi è stata illuminata...».

«Da sindaco celebrerò con orgoglio le unioni civili, perchè quella legge l'ho sottoscritta.

Saranno a disposizione tutte le sale del Campidoglio e sarò fiero di poter celebrare il primo matrimonio della nuova amministrazione, se dovessi diventare sindaco», ha detto Giachetti, che poi ha continuato: «Parteciperò da sindaco al Gay Pride. Non parteciperò al prossimo Gay Pride (che si terrà prima del ballottaggio, ndr) perché non voglio che sia strumentalizzato, visto che non ho partecipato al precedente non voglio ai pensi che ci vado per prender qualche voto in più». Alla domanda se le coppie gay e lesbiche con figli debbano avere diritto al welfare (come l'accesso ai nidi) come le coppie etero, il candidato Pd ha risposto: «Assolutamente sì. Sono orgoglioso di avere una candidata transessuale nella lista socialista» (che lo supporta, ndr).

Stefano Fassina ha annunciato che «Parteciperò da sindaco al Gay pride romano, credo sia un dovere, perché un sindaco deve rappresentare la sua comunità. A me questo fatto che un sindaco si debba occupare solo delle buche, che sono pure importanti, mi preoccupa. Sarò con voi».

Stessa risposta per le unioni civili: «Sicuramente sì, le celebrerò. La legge che è stata approvata è mutilata in una parte importante. Ci siamo chiesti se, nonostante l'assenza della norma che avrebbe consentito la step child adoption, avremmo dovuto votare a favore. Alla fine, dopo aver discusso con voi, abbiamo deciso che era giusto votare sì. Ora però cercheremo di conquistare anche questo elemento. Chi pensa di fare un referendum per abrogare quella legge nega i diritti di tutti».

Poi è stata la volta di una serie di piccole "rivelazioni" al Gay Village dove Roberto Giachetti (Pd) Stefano Fassina (SI), candidati a sindaco di Roma, sono stati intervistati da Vladimir Luxuria e Imma Battaglia. Alla domanda se mai un gay ci avesse provato con loro, Fassina ha risposto che durante una missione per lavoro in sud-America un funzionario del posto tentò un approccio con lui, arrivando a bussare fino alla sua camera d'albergo e fu poi respinto.

Giachetti invece ha raccontato due episodi: il primo diversi anni fa quando era con degli amici all'Alibi e un frequentatore del locale, poi allontanato, «voleva praticamente "violentarmi"», ha detto scherzando. Il secondo con un suo caro amico, che si innamorò di lui, non ricambiato, e con cui poi si è mantenuta una profonda amicizia.

Ultimo aggiornamento: 15:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA