Conte al Senato per la fiducia: ecco cosa dirà. «Europa casa nostra ma sia più vicina»

Lunedì 4 Giugno 2018 di Alberto Gentili
Conte domani al Senato: voto di fiducia previsto per le 19.30

E' il contratto di governo la pietra angolare su cui si fonda la casa comune di 5Stelle e Lega, l'esecutivo gialloverde. E Giuseppe Conte, oggi in Senato per chiedere la fiducia al «governo del cambiamento», partirà da lì garantendo al tempo stesso un forte ancoraggio all'Unione europea: «L'Europa è la nostra casa». Con un obiettivo: «Migliorare la vita degli italiani».

E' questo il target di Conte. Nel discorso di una trentina di pagine, scritto dal premier con la collaborazione del suo staff (solo una telefonata con Salvini e Di Maio, raccontano a palazzo Chigi), ci sono i temi forti di 5Stelle e Lega. Quel mix di misure mirate a mitigare la povertà, a creare lavoro, aiutare giovani e famiglie. Spingere il Sud a superare il ritardi per provare a raggiungere ritmi di sviluppo vicini a quelli del Nord. Assicurare il controllo e la gestione dei flussi migratori. Rendere la macchina statale più vicina i cittadini, attraverso la semplificazione e la deburocratizzazione. In una parola: «Cambiamento».
Va da sé che i temi da cui partirà oggi Conte, sono i cavalli di battaglia di 5Stelle e Lega: il reddito e la pensione di cittadinanza, più la flax-tax e il superamento della legge Fornero sulle pensioni. Con un problema non da poco: dove trovare le risorse. Tant'è che difficilmente il premier, viste le difficoltà di bilancio e di attuazione delle misure proposte, fisserà un timing preciso.
Conte accompagnerà l'annuncio dei tagli fiscali con l'impegno a introdurre «il carcere duro per i grandi evasori». Proposito, quest'ultimo, che insieme alla promessa di accrescere «la lotta alle mafie e alla criminalità» e di far ripartire «gli appalti nel segno delle regole», costituirà l'ossatura del capitolo legalità.
Rilanciata poi la «centralità del Parlamento», Conte - che deve riuscire a dimostrare di non essere un semplice esecutore - dedicherà una parte del suo discorso a giovani e lavoro. Chiederà di dare sostanza all'articolo 1 della Costituzione («l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro»), sostenendo che occorre dare sostegno «a chi è ai margini ma chiedendo impegno e responsabilità».
Poi, dopo un passaggio sulla tutela dell'ambiente e dell'economia circolare (temi cari ai 5Stelle), il premier affronterà il cruciale dossier-Europa. Quello su cui sono puntati gli occhi del capo dello Stato, delle cancellerie europee, dei mercati finanziari. Da ciò che filtra da palazzo Chigi, Conte lancerà messaggi rassicuranti: «L'Europa è la nostra casa e ci andiamo a testa alta perché noi l'Europa abbiamo contribuito a fondarla».
«LA UE DEI CITTADINI»
L'Europa del governo gialloverde «dovrà essere più vicina ai cittadini». E sarà necessario «rivedere insieme ai partner europei», come recita il contratto, «l'impianto della governance economica attualmente asimmetrico e basato sul predominio del mercato rispetto alla dimensione economica e sociale». In più, dovrà essere attuata «la procedura per gli squilibri macroeconomici eccessivi»: il famoso surplus commerciale per il quale la Germania non è stata mai sanzionata. E andrà rivisto il trattato di Dublino che obbliga l'Italia ha tenere i richiedenti asilo, in quanto Paese di primo approdo.
Conte parlerà alle 12 in Senato, dove il governo ha 10 voti in più rispetto alla maggioranza richiesta. Poi andrà a consegnare il discorso alla Camera e alle 17.30 a palazzo Madama replicherà al termine del dibattito. A seguire la chiama per il voto di fiducia. Stesso orario domani per Montecitorio.
Il premier giovedì sera partirà alla volta del Quebec, dove venerdì e sabato al summit del G7 avrà il suo debutto internazionale (il tema forte sono i dazi Usa su acciaio e alluminio) e avrà incontri bilaterali con Angela Merkel ed Emmanuel Macron.

Per istruire il dossier, in mattinata Conte ha visto il ministro degli Esteri Enzo Moavero.

Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA