Intossicazione da tonno proveniente dalla Spagna, paura per due coniugi torinesi

Venerdì 27 Aprile 2018
Intossicazione da tonno proveniente dalla Spagna, paura per due coniugi torinesi
Intossicati dal tonno, allarme in Piemonte: due coniugi di Torino sono stati colpiti da intossicazione da istamina, dopo aver consumato a casa del tonno fresco acquistato in una pescheria e proveniente dalla Spagna. La coppia, fortunatamente, se l’è cavata con una visita in ospedale ed una terapia a cura di antistaminici e cortisone: ma le analisi hanno rilevato alti livelli di istamina e una positività alla sindrome sgombroide.

Positività trovata, nelle analisi condotte dal laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico di Torino - diretto dalla dottoressa Lucia Decastelli - in diversi campioni: dai residui del pasto allo stesso lotto dal grossista in confezione integra, fino alla rimanenza in pescheria. L’intossicazione da sindrome sgombroide è il primo caso che si verifica in Piemonte quest’anno, sebbene sia ancora un giallo come sia potuto accadere: la Asl sta redigendo, scrive La Stampa, la notizia di reato da inviare alla magistratura per le indagini.

A sviluppare l’istamina potrebbe essere stata la cattiva conversazione del pesce, legata all’interruzione della catena del freddo. È stato possibile collegare subito un collegamento tra il cibo e la tossina, grazie alla rapidità delle analisi. Lo scorso anno in Spagna furono un centinaio i casi di intossicazione da tonno, tanto da spingere il Ministero della Salute spagnolo a lanciare un allarme sul tonno fresco commercializzato da una ditta in particolare (la Garciden). Nel caso di questi giorni, invece, non è ancora chiaro se il tonno rimandi alla stessa ditta o ad un’altra: da chiarire molti punti, non ultimo il punto preciso della filiera in cui si è interrotta la catena del freddo.
Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA