Mario Draghi ha deciso. Per salvare il Natale, spingere la campagna vaccinale, difendere la ripresa economica e tentare di frenare la quarta ondata della pandemia, oggi il governo varerà il Super Green pass: un passepartout che, da lunedì prossimo o dal 6 dicembre, eviterà nuove restrizioni e chiusure e permetterà a chi è vaccinato o guarito dal Covid di andare al bar e al ristorante, al cinema e a teatro, in palestra e in piscina, allo stadio e in discoteca, nei parchi tematici e sugli impianti da sci, nei centri commerciali e ai mercatini e fiere anche in zona arancione o rossa. I No vax, invece, potranno soltanto andare a lavorare o accedere ai servizi essenziali come farmacie e negozi di generi alimentari, salire su treni e aerei, dopo aver fatto un tampone risultato negativo.
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Decisa la stretta, dettata anche dall’allarme che monta in Europa con l’Oms che parla di altri 500mila morti «per un totale di 2 milioni in Europa entro marzo se non si interverrà subito», oggi saranno la cabina di regia politica aperta ai tecnici del Cts e poi nel pomeriggio il Consiglio dei ministri a stabilire i dettagli e a varare il nuovo decreto.
Super Green pass, dal bianco al giallo
Alcuni governatori e ministri spingono affinché il Super Green pass scatti da subito, con ancora tutto il Paese in area bianca. E diverse fonti danno per «probabile» questa soluzione. Ma nel governo c’è chi, a cominciare da Draghi, è più prudente temendo che un giro di vite così forte, in una situazione ancora sotto controllo come quella della zona bianca, possa innescare un inasprimento dello scontro sociale con i No vax. Perciò una fetta dell’esecutivo spinge affinché il nuovo lasciapassare diventi operativo solo con il passaggio in zona gialla dove, grazie al nuovo strumento anti-Covid, non verrebbe dimezzata (come stabiliscono le regole attuali) la capienza di cinema, teatri e stadi, come resterebbero le tavolate nei ristoranti. In questi luoghi chi è vaccinato e guarito continuerebbe a entrare, i No vax invece avrebbero l’accesso vietato. «Decideremo oggi in cabina di regia se il Pass scatterà dal bianco o dal giallo, sarà Draghi a fare la sintesi. Di sicuro non con dall’arancione: sarebbe troppo tardi», dice un ministro che segue il dossier. E aggiunge: «Certamente non verrà abbandonato il meccanismo a colori».
L’obbligo vaccinale
Draghi a settembre si era detto d’accordo, ma ritiene l’obbligo del vaccino un’extrema ratio. Così il governo si limiterà a introdurre l’obbligatorietà vaccinale per il personale scolastico e per le forze dell’ordine. Più difficile che la misura riguardi anche i dipendenti della Pa a contatto con il pubblico e i cassieri dei supermercati come proposto dal responsabile della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Certo, invece, l’obbligatorietà della terza dose per tutto il personale sanitario e per gli ospiti e gli operatori delle residenze per anziani (Rsa).
Il nodo tamponi
Da tempo si è aperta la discussione sulla validità e sulla durata dei tamponi. Tra la comunità scientifica c’è chi sostiene che debba essere ridotta poiché i risultati non garantiscono il 100% di attendibilità: da 48 a 24 ore per i test antigenici e da 72 a 48 ore per quelli molecolari. Ma più fonti di governo escludono che oggi vengano assunte decisioni su questo tema.
La durata del Pass
Tra i provvedimenti annunciati e dati per certi, c’è la riduzione della durata del Green pass, che passerà da 12 a 9 mesi, anche se alcuni membri nella comunità scientifica spingono per una validità di 6 mesi.
Il Pass per utenti e clienti
In queste ore il governo esplora anche l’ipotesi, caldeggiata da Brunetta, di estendere l’uso del Green pass agli utenti e clienti dei servizi pubblici e privati, come uffici postali, sportelli pubblici in generale, banche e assicurazioni, commercialisti, notai, bus e metro. Una soluzione già esplorata dall’esecutivo in settembre, ma poi scartata perché i controlli non sono semplici, soprattutto nel trasporto pubblico locale. Ora però la misura è tornata d’attualità. Una decisione verrà presa oggi.
La mascherina all'aperto
Il governatore veneto Luca Zaia nell’incontro di lunedì con Speranza e la ministra Mariastella Gelmini ha sollecitato l’obbligo della mascherina anche all’aperto in zona bianca. L’ipotesi è sul tavolo, ma più fonti di governo escludono che questa misura venga adottata: «Il Super Green pass è già una stretta sufficiente».
Il sì di Salvini
Dopo una videoconferenza con i governatori leghisti, Matteo Salvini ha definitivamente accettato il Super Green pass. Ma scandisce un nuovo no all’obbligatorietà del lasciapassare per i bambini sotto i 12 anni di età.
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