Sea Watch, Salvini: «Ok allo sbarco se migranti trasferiti in Olanda o Germania»

Martedì 29 Gennaio 2019
Sea Watch, Salvini: «Ok allo sbarco se migranti trasferiti in Olanda o Germania»

Ok allo sbarco dei migranti sulla Sea Watch, ma sono se saranno trasferiti in altri Paesi europei. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini. «Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell'Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo». 

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L'Olanda però, interpellata nei giorni scorsi visto che la nave Sea Watch batteva bandiera olandese, aveva negato la propria disponibilità ad accogliere i migranti precisando che non vi era «nessun obbligo». Il che non fa presagire una rapida soluzione. 

Ribadisce il concetto il ministro Toninelli parlando a Mattino Cinque.

Sulla nave Sea Watch, spiega «non c'è una bandiera italiana, ma olandese. L'Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane in questi anni, ma è finita l'epoca dei Renzi e dei Gentiloni. È ovvio che noi apriremmo un nostro porto come fosse un corridoio umanitario per farli sbarcare, ma immediatamente dopo mandarli in Olanda». 

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Intanto il presidente del Pd Matteo Orfini e il parlamentare Fausto Raciti hanno presentato un esposto alla Procura di Siracusa contro il Governo nazionale. Accompagnati dall'avvocato Giuseppe Calvo, hanno depositato la denuncia a firma di numerosi esponenti Pd al sostituto procuratore Andrea Palmieri. «Riteniamo siano state commesse - ha detto Orfini - violazioni di legge come sul caso Diciotti. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla Sea Watch ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà e illegittimità». 

Per quanto riguarda la richiesta di processo per la nave Diciotti, la decisione è stata presa «nell'interesse pubblico», per questo «va negata l'autorizzazione ai giudici», scrive il vicepremier Matteo Salvini in una lettera al Corriere della Sera. «La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all'attività di Ministro dell' Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale», evidenzia Salvini. «Sono convinto di aver agito sempre nell'interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo».

 

Ultimo aggiornamento: 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA