Coprifuoco, ha fatto rumore l'intervista di Mariastella Gelmini al Messaggero. Il ministro agli Affari Regionali afferma, in sostanza, che ci sarà tempo sino alle 22 per stare nei locali e nessuna multa arriverà a chi poi è diretto a casa. Le dichiarazioni si inquadrano in una battaglia generale del centrodestra contro il coprifuoco. In campo è sceso stamani il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia: «Sono tra quelli che auspicavano il coprifuoco alle 23 ma la cabina di regia, dove siedono i rappresentanti di tutti i partiti, ha deciso per le 22. La legge e la circolare del Viminale è chiara e prevede il ritorno a casa alle 22 anche per chi cena all'aperto. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possono ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell'ordine». Sibilia risponde al ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini che ha sostenuto che chi va a cena fuori può rimanere al tavolo fino alle 22 e poi tornare a casa senza rischiare sanzioni. «Se c'è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza - aggiunge Sibilia - non è il caso lo faccia il Ministro degli Affari regionali. In Italia l'unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del Ministro dell'Interno.
25 aprile, Draghi: non fummo tutti brava gente, non scegliere è immorale
La battaglia di Salvini
«Combattiamo questo pregiudizio per cui qualcuno vede solo rosso, per ideologia vede solo rosso. Oggi è il 25 aprile: parliamo di libertà». Matteo Salvini, in una diretta sui social, lancia il sito “no coprifuoco”: «Almeno in quelle città dove la situazione è sotto controllo, diciamo no coprifuoco, no vincoli, no chiusure, no restrizioni. Nome, cognome e un click per dire no al coprifuoco», spiega il leader della Lega.
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legaonline.it/nocoprifuoco, questo l'indirizzo, in meno di un'ora ha già «oltre tremila adesioni. Il coprifuoco fino a luglio non ha nessun senso, nemmeno fino a maggio, se sul sito alla fine saremo un milione possiamo essere liberi», dice Salvini.