Omicidio stradale, dalle sanzioni per chi guida sotto l'effetto di alcol e droga fino alle norme su neopatentati. Cosa cambia con il "codice Salvini"

Nel pacchetto di misure approvate in consiglio dei ministri a fine giugno anche nuove regole su monopattini e ciclisti

Martedì 18 Luglio 2023 di Riccardo Palmi
Ennesimo omicidio stradale, cosa cambia con il "codice Salvini", dall'ergastolo della patente alla stretta su alcol e droga alla guida

«Più soldi e uomini alle Forze dell'Ordine per aumentare i controlli e, col nuovo Codice della Strada, ritiro della patente definitivo per chi uccide guidando drogato o ubriaco». Lo scrive il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, commentando l'incidente nel milanese in cui ha perso la vita un quindicenne, mentre una ragazza è ricoverata in gravi condizioni.

Alla guida del veicolo che li ha investiti, un uomo di nazionalità rumena, risultato ubriaco e senza patente, arrestato per omicidio stradale. 

Proprio per prevenire episodi come questo, in consiglio dei ministri è stato approvato il 27 giugno il "codice Salvini", un pacchetto di norme fortemente voluto dal capo della Lega. L'approvazione definitiva da parte del Parlamento potrebbe arrivare già in autunno. Sempre in quel cdm è stato approvato il disegno di legge-delega per semplificare la "giungla" di leggi in materia di circolazione. 

Stop a droghe e alcol alla guida 

Il "codice Salvini" introduce il divieto assoluto (per due o tre anni a seconda del reato) di assumere alcolici prima di mettersi alla guida per i conducenti già condannati per reati specifici. Costoro avranno anche l’obbligo di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Punibile anche chi risulta positivo al test rapido anti-droga, a prescindere dall'alterazione psico-fisica: previsto il ritiro immediato della patente e il divieto di riottenerla per tre anni. E ancora sospensione della patente per chi viene sorpreso a guidare con il telefono in mano o commette infrazioni pericolose (circolazione contromano, sorpassi azzardati o il mancato uso di sistemi di sicurezza per bambini).

Milano, 15enne morto investito in bici: in coma l'amica

Stretta sui neopatentati e monopattini

Troppo spesso i casi di cronaca sono collegati a giovani neopatentati alla guida di macchine di grossa cilindrata. Per questo, il pacchetto di riforme prevede che non si possano guidare questi veicoli prima di tre anni dal conseguimento della patente. Ma le norme riguardano anche i monopattini che, anche e soprattutto per l'incuria e la giovane età i chi li guida, oggi scorrazzano ovunque, tra marciapiedi, strade e – purtroppo si è visto anche questo – anche autostrade: previsti per questi mezzi l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Quelli in sharing, invece, non potranno circolare fuori delle aree consentite. Sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose.

Le norme approvate in cdm prevedono poi più tutele per i ciclisti, con norme sui sorpassi in sicurezza e imponendo –  dove possibile – almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra.

Safety car, ztl e autovelox

Come in Formula 1, anche nelle strade italiane potrà entrare in azione la "safety car" in caso di incidente: un mezzo utile per rallentare il traffico ed evitare ulteriori incidenti. Infine, si prevede una stretta su misure che sembrano disposte dai comuni più per "fare cassa" che non per  tutelare la sicurezza: e dunque norme più chiare su zone a traffico limitato (le ztl), oltre a  maggiore chiarezza sugli autovelox. Il testo, come detto, potrebbe arrivare già in autunno, dopo l'approvazione da parte del Parlamento.

 

Ultimo aggiornamento: 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA