Elezioni europee, quando e come si vota: chi è chiamato alle urne e le candidature. La guida

Il vademecum elettorale per le elezioni europee in arrivo a giugno 2024, ecco come funzionano

Giovedì 11 Gennaio 2024 di Monica De Chiari
Chi e come si vota, ecco il funzionamento delle elezioni europee 2024

Parola d'ordine vademecum elettorale, per arrivare pronti al 9 giugno 2024 data in cui in Italia si svolgeranno le elezioni europee. Gli italiani andranno alle urne per eleggere 76 (dei 720 totali) deputati del Parlamento europeo.

Per votare bisogna essere cittadini italiani maggiorenni, mentre per essere eletti è necessario aver compiuto 25 anni. È possibile votare e candidarsi anche se residenti in un diverso Paese Ue.


I membri del Parlamento europeo, a differenza di quelli della Commissione Ue, vengono scelti direttamente dai cittadini ogni cinque anni, la storia vuole che il Parlamento Ue sia l'unica assemblea transnazionale al mondo a prevedere questo tipo di elezione. La regola base che l'Unione Europea si è data per l'elezione parlamentare è l'utilizzo di un sistema proporzionale che assegna i seggi in proporzione ai voti ottenuti. In aggiunta a questo, ogni paese membro può stabilire le proprie modalità di elezione.


Nel nostro Paese, al sistema proporzionale, si aggiungono una soglia di sbarramento sul piano nazionale al 4% e la possibilità di indicare da una a tre preferenze. Nel caso si decida di esprimere più di una preferenza sarà necessario scegliere candidati di genere diverso, pena l’annullamento del secondo e del terzo nome. Se la prima scelta sarà una donna, quindi, il secondo dovrà necessariamente essere un uomo e viceversa. In Italia si vota sulla base di una divisione del territorio nazionale in cinque circoscrizioni elettorali sovra-regionali. Gli elettori dunque potranno scegliere tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare. Ad ogni circoscrizione è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito può presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello totale assegnato alla circoscrizione. Un candidato può presentarsi in più circoscrizioni, anche come capolista. Se dovesse essere eletto in più di una, dovrà scegliere in quale essere formalmente eletto e quindi sceglierà di fatto a chi lasciare il proprio posto tra i primi non eletti. Dato il sistema proporzionale, non sono previste alleanze o coalizioni: ogni partito corre per sé. Per questo, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che nel nostro Parlamento compongono la maggioranza a sostegno del governo, saranno in competizione tra loro. Lo stesso accadrà tra i partiti di opposizione. Saranno i nuovi parlamentari, una volta eletti, ad aderire a un gruppo politico transnazionale. In questo caso la maggior parte dei partiti nazionali è già affiliata ad un partito politico a livello europeo.


Importante ricordare quali sono le cariche incompatibili con quella di parlamentare europeo, tema ricorrente nelle ultime settimane. Si parla di incompatibilità quando si è un membro di un governo o parlamento nazionale, membro della Commissione Ue o altre istituzioni comunitarie, fino a giudice della Corte di Giustizia dell'Unione. Durante la conferenza stampa del 4 gennaio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha escluso la possibilità di candidarsi alle prossime elezioni europee. Oltre alla sua, si discute delle possibili candidature di altri membri del governo e del Parlamento italiano, in particolare di una leader dell'opposizione, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Entrambe ricoprono in questo momento cariche incompatibili con quella di parlamentare europeo. Per questo, nel caso in cui un membro del governo o del parlamento italiano venisse eletto dovrebbe scegliere quale carica ricoprire e rassegnare subito le dimissioni dall’altra.

Una volta eletti, i deputati si mettono al lavoro per formare i gruppi politici. Durante la prima sessione plenaria il nuovo Parlamento elegge la propria presidenza. Nella sessione successiva, il Parlamento eleggerà la presidenza della Commissione europea. I risultati delle elezioni europee verranno trasmessi in tempo reale sul sito del Parlamento Europeo. 

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