PESARO Non è proprio la scena del principe azzurro che arriva sul cavallo bianco.
Il nucleo operativo radio mobile era infatti intervenuto più volte per dirimere le liti, ma lui non si era mai fatto trovare dopo le aggressioni. Non fu possibile arrestarlo in flagranza e i militari avevano chiesto una misura cautelare. Il fascicolo è andato avanti finché per lui è scattata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Pesaro. Non c’era ancora la misura del divieto di avvicinamento, ma lui non si poteva allontanare dal Comune e recarsi a Montecchio dove abita lei. Eppure, in preda alla gelosia, nella notte di domenica, il 26enne celibe operaio, ha chiamato un taxi e ha chiesto di andare proprio all’indirizzo della donna a Vallefoglia per molestarla. Qui si è introdotto nella casa della ex con violenza, ha dato in escandescenza. Le ha strappato il telefono cellulare di dosso fino a romperlo. Forse voleva impedirle di chiamare le forze dell’ordine o controllare i numeri in preda alla gelosia. Per fortuna nessuna conseguenza a livello fisico per la signora. Quando lei ha comunque chiamato i carabinieri, il giovane è scappato. L’uomo ha persino litigato con il tassista perché non gli avrebbe pagato la corsa. Così, uscito dalla casa della donna, si è ritrovato costretto a scappare a piedi per le strade della zona. I militari della stazione di Montecchio di Vallefoglia lo hanno cercato e trovato di lì a poco. Lo conoscevano già per i trascorsi sempre ai danni di quella povera donna. L’uomo è stato raggiunto e arrestato per rapina e violazione di domicilio in flagranza di reato. Dovrà rispondere anche per l’infrazione dell’obbligo di dimora a Pesaro.