Oscar 2024, "Io capitano" candidato. Matteo Garrone: «Felice che l'avventura continui, spero che il film venga visto in tutto il mondo»

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Gloria Satta
Oscar 2024, "Io capitano" candidato. Matteo Garrone: «Felice che l'avventura continui, spero che il film venga visto in tutto il mondo»

Matteo Garrone affida a poche parole la propria emozione: «È una grande soddisfazione e siamo felici che l'avventura continui. Nella speranza che il film, che parla della storia di Seydou, venga visto da un numero sempre maggiore di spettatori in tutto il mondo».
Così il regista romano, 55 anni, ha commentato a caldo la nomination all'Oscar di Io capitano, ennesimo risultato che corona il cammino felice di questo film produttivamente impegnativo e, dal punto di vista emotivo, forse quello che lo ha coinvolto di più. Garrone si trova attualmente a Mecavnik, in Serbia, per ricevere un premio al festival Kustendorf organizzato da Emir Kusturica. «Sono molto felice di essere qui perché questo è un festival unico e mi sento in famiglia, a casa», dice Matteo, «se vinco l'Oscar verrò a festeggiare proprio a Mecavnik».
La Serbia è solo l'ultima tappa di un viaggio ininterrotto che ha già portato Io capitano nel mondo intero: dopo Venezia, dove il film aveva vinto il Leone d'argento per la regia e il Premio Mastroianni assegnato al giovanissimo protagonista senegalese Seydou Sarr, Garrone non si è fermato un momento. È stato anche in America dove Io capitano ha già trovato una distribuzione e dove il regista tornerà ai primi da febbraio per sostenere la campagna destinata alla conquista della statuetta e sostenuta da alcune grandi aziende italiane.

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LE REAZIONI

Intanto, commentando la nomination, il ministro Gennaro Sangiuliano parla di «grande riconoscimento per tutto il cinema italiano» e afferma che Io Capitano «è un film straordinario che racconta una storia di coraggio e dignità. Sono orgoglioso che sia stato apprezzato dall'Academy dopo il prestigioso Leone d'Argento a Venezia». Aggiunge Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema che ha prodotto il film con Archimede: «È un'avventura e un'emozione senza fine, un viaggio che ha sempre più i contorni del sogno». Il 16 marzo il regista riceverà il Premio Monicelli al Bif&St di Bari. Io capitano è incentrato sul drammatico viaggio di due adolescenti senegalesi che, attraversando il deserto del Sahara tra insidie, violenza e orrori di ogni tipo, sognano di imbarcarsi in Libia alla volta dell'Europa anche a costo di sfidare la morte. «Ho voluto raccontare il percorso di questi ragazzi attraverso l'Africa dal loro punto di vista», ha spiegato Garrone, «mi sono aggrappato alle loro storie. I giovanissimi attori mi hanno regalato la loro umanità e la loro spiritualità. Io Capitano vuole dare voce a chi non ce l'ha».

OPERA COLLETTIVA

Il film, che torna in sala domani, è stato campione d'incassi con 4 milioni e mezzo di euro.
Il regista ha scritto la sceneggiatura con l'attivista ivoriano Kouassi Pli Adama Mamadou da 10 anni in Italia dopo aver avventurosamente attraversato il Mediterraneo, Massimo Gaudioso, Andrea Tagliaferri e Massimo Ceccherini. «È un'opera collettiva: nasce dalla fusione del mio sguardo di regista con i racconti autentici dei sopravvissuti».

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 07:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA