«Non si tratta più di una scomparsa, ma di un omicidio». La criminologa Roberta Bruzzone non ha dubbi e aggiunge: «C'è stato occultamento di cadavere e lui si è reso irreperibile».
Il video testimonia un'aggressione.
È la prova che probabilmente la ragazza non ha superato neanche la notte.
Lei che conosce bene la psicologia dei killer, quale può essere stato il fattore scatenante?
L'aspetto che mi colpisce è che probabilmente questo ragazzo aveva delle problematiche psicologiche importanti, di matrice narcisistica.
Ci aiuti a capire meglio.
Non è riuscito a elaborare la fine della storia e si è sentito inadeguato rispetto a Giulia.
Ci potrebbe essere stato quindi un pensiero di fondo da parte del ragazzo di arrivare a un gesto estremo.
C'erano tutti gli ingredienti che l'hanno destabilizzato al punto tale da progettare questo piano scellerato. Ci vedo molto la dimensione narcisistica e anche una profonda immaturità.
Aspetto narcisistico ricorrente anche nel caso di Impagnatiello.
Questa è l'epoca di soggetti che hanno questo tipo di caratteristiche narcisistiche. Davanti alla frustrazione, che può essere generata dalla competizione, da sentirsi inadeguati, dall'essere abbandonati, o semplicemente dal fatto che una persona può cominciare a diventare un ostacolo (come nel caso di Giulia Tramontano). Questo tipo di personalità la frustrazione non la tollera e gli ostacoli (che nel caso di Giulia era il bimbo che portava in grembo) li elimina.
La componente quasi maniacale (Filippo voleva decidere tutto sulla festa di laurea di Giulia) è un segnale di rischio?
Mi piacerebbe far passare un messaggio. Questi sono aspetti che vanno colti. Segnali di rischio. Non è normale, non è sano che la persona con cui stiamo si senta in diritto di controllare tutti i nostri movimenti, quello che facciamo, con chi parliamo. È un segnale che qualcosa va. Sono delle problematiche. Non è interesse, ma ossessione. Di ragazze che si trovano alle calcagna lo stesso fidanzato è pieno, spesso proprio perché sono molto buone, empatiche. A volte vengono manipolate, vengono fatte sentire in colpa. "Senza di te non riesco a vivere, a studiare". Si sentono in colpa e continuano a frequentarli. Ma così alimentano l'ossessione. Quando una storia finisce finisce.
Diventano delle prede.
Certo. Perché sono incapaci di elaborare un "no", una frustrazione. E quindi arrivano a compiere gesti per cancellarlo. Io temo che Filippo abbia progettato il sequestro e l'omicidio di Giulia.