Nobel, Weissman: «Io e Kati, l'insonnia e le mail nel cuore della notte a parlare di mRna»

Il Nobel «è sempre stato un sogno, ma non avrei mai immaginato che potesse accadere veramente», ha confessato il docente della Penn University

Lunedì 2 Ottobre 2023
Nobel, Weissman: «Io e Kati, l'insonnia e le mail nel cuore della notte a parlare di mRna»

Quando ha ricevuto la chiamata che per uno scienziato è la telefonata della vita, quella che annuncia la vittoria di un Nobel, Drew Weissman - premiato insieme a Katalin Karikó per le scoperte che in piena pandemia di Covid hanno trasformato in realtà la pazza idea di un vaccino a base di mRna - sulle prime non ha mostrato grande sorpresa.

Era perché «Kati me lo aveva già detto», ha spiegato, anche se «non eravamo sicuri che fosse vero e pensavamo che forse qualcuno ci volesse fare uno scherzo».

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Il racconto

Il Nobel «è sempre stato un sogno, ma non avrei mai immaginato che potesse accadere veramente», ha confessato il docente della Penn University durante il dialogo con Adam Smith, Chief Scientific Officer di Nobel Media, diffuso dal sito dei Nobel. Weissman ha raccontato dei suoi studi, ma anche del suo rapporto con Karikó, «con Kati. Nei vent'anni in cui abbiamo collaborato, prima che qualcuno sapesse cose fosse l'Rna o iniziasse a preoccuparsene - ha sottolineato - eravamo noi due, letteralmente, fianco a fianco su una panchina a lavorare insieme, a parlare e discutere di nuovi dati. Tutti e due soffrivamo di disturbi del sonno, quindi di solito intorno alle 3-5 del mattino ci inviavamo email con nuove idee». Il rapporto con Kati, così vicina eppure così diversa, «è stato sempre stimolante», lo definisce il collega. «Parlavamo sempre di scienza».

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