Una magica avventura intellettuale di fine estate

Domenica 25 Agosto 2019
LA FILOSOFIA
CASARSA Nonostante i 34 anni trascorsi è ancora quanto mai vivido il ricordo della proiezione di Cosa sono le nuvole nella sala grande del Centre Pompidou per celebrare i dieci anni allora della tragica morte del poeta di Casarsa nell'ambito del prestigioso Festival d'Automne. Non solo, ma, poco dopo, a Palais Royal, il Ministro della cultura in persona, Jack Lang, nominò commendatore dell'Ordre des arts et des lettres Laura Betti, fra gli altri, facendo riferimento anche alla poetica cinematografica di Pasolini, amatissimo in Francia. Infatti colpì assai chi scrive il fatto che in Italia, nel 1985, vi fossero ben poche attenzioni all'artista che, invece e per fortuna, negli anni successivi è diventato icona assai celebrata e studiata. Infatti non è un caso se la Fondazione Friuli sostiene la imminente edizione della Summer School quale intenso e internazionale laboratorio di studi sulla complessa figura dell'autore di Accattone. Ancora una volta, visto il fatto che l'iniziativa è affiliata alla Équipe Littérature e Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université, oltre che al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste e alla Società Italiana per lo studio della Modernità Letteraria (MOD), la Francia sembra voler mantenere quella antica funzione di celebratore e custode del grande patrimonio creativo che proviene dall'opera di Pier Paolo Pasolini. Non stupisce neanche che la biografia più intensa e articolata su Pasolini sia stata firmata nel 1992 da Barth David Schwarz: un autore di alto profilo internazionale dedicava un monumentale studio sul poeta. Un alto profilo internazionale che innerva anche questa seconda edizione dove studiosi di varie nazioni e culture faranno della piccola Casarsa un Omphalos culturale planetario dall'11 al 14 settembre. L'iniziativa vede come sostenitore istituzionale la Regione, ancora una volta partner ovviamente presente il comune del centro friulano pubblico di un attore privato, ma di servizio pubblico, quale è la Fondazione Friuli che sente particolarmente proprio il soggetto delle lezioni che nutriranno la Scuola estiva. Questo corso è un' ineludibile opportunità di approfondimento di un mondo ricchissimo. Pasolini si considerò sempre un poeta che portava la potenza di quest'arte ad esprimersi attraverso mezzi diversi. Sarà proprio l'anima poetica maturata nella e nelle lingue, il soggetto di questa avventura intellettuale di fine estate.
Marco Maria Tosolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci