Un bambino su sei è considerato povero Aumentano anche gli abbandoni scolastici

Martedì 22 Ottobre 2019
Un bambino su sei è considerato povero Aumentano anche gli abbandoni scolastici
IL REPORT
UDINE Il 17,4% dei minori del Fvg vive in condizioni di povertà relativa. Un dato al di sotto della media nazionale (22%), ma che riguarda comunque più di un minore su sei. Un'emergenza, insomma. Basti pensare che a livello nazionale negli ultimi 10 anni il numero dei minori che vivono in povertà assoluta è più che triplicato, passando dal 3,7% del 2008 al 12.5% del 2018. Detto impietosamente, significa 1,2 milioni di bambini. In Fvg negli ultimi dieci anni sono nati sempre meno bimbi: la percentuale è scesa del 25,4% rispetto al 2008, però è oggi presente un significativo numero di bambini e adolescenti con cittadinanza non italiana; l'11,7% della popolazione dei minori nella regione.
SCUOLA
Mentre l'Italia continua a non avere un piano nazionale per l'infanzia, il Fvg negli ultimi 10 anni ha incrementato di 117 euro la spesa pro capite per a favore dell'area famiglia-minori, arrivando a 275 euro. In regione solo il 22,2% dei bambini ha accesso ai servizi per la prima infanzia. Anche la scuola è stata in questi anni colpita pesantemente. Sebbene nell'ultimo decennio si siano fatti grandi passi in avanti in tema di dispersione, le differenze tra regioni sono molto ampie. Il Fvg si attesta sull'8,9%, un dato ben al di sotto della media nazionale (14,5%), che segna anche un netto miglioramento rispetto al 2008 (-6,2%). Un impoverimento materiale ed educativo che si accompagna anche a quello ambientale. Mentre il dibattito mondiale si accende sull'impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta, in Fvg più di un bambino su 4 va a scuola in auto.
POLITICA
Questi alcuni tra i dati messi in luce dal X Atlante dell'infanzia a rischio di Save the Children. «I danni provocati in quest'ultimo decennio dall'inerzia della politica, dai mancati investimenti nei servizi per la prima infanzia, nella scuola, nelle politiche sociali, dall'incapacità di varare una norma per riconoscere la cittadinanza ai bambini di seconda generazione sono sotto gli occhi di tutti e hanno colpito anche il Fvg. Insieme alle diseguaglianze intergenerazionali, ci sono acuite le diseguaglianze geografiche, sociali, economiche, tra bambini delle aree centrali e delle periferie, tra italiani e stranieri, tra figli delle scuole bene e delle classi ghetto», spiega Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa.
L'ESPERIMENTO
Dall'avvio della campagna Illuminiamo il futuro, nel maggio 2014, Save the Children ha attivato su tutto il territorio nazionale 24 Punti luce, spazi ad alta densità educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. Attualmente in Fvg è in fase di avvio un Punto luce a Udine, nel quartiere San Domenico-Villaggio del Sole, dove bambini e ragazzi possono usufruire di diverse attività tra cui sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, gioco e attività motorie. Negli spazi si offrono pure consulenze legali, psicologiche, pediatriche e di supporto a mamme e papà o per altre figure adulte di riferimento dei bambini. Il Punto Luce avrà anche a disposizione alcune doti educative, ovvero piani formativi personalizzati per bambini e adolescenti che vivono in condizioni certificate di disagio economico, che prevedono, tra gli altri, un contributo economico per l'acquisto di libri e kit scolastici, l'iscrizione a un corso sportivo, la partecipazione a un campo.
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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